Tokyo il premier vuole stravincere di Fernando Mezzetti

Oggi il Giappone alle urne per le elezioni anticipate decise da Hashimoto Oggi il Giappone alle urne per le elezioni anticipate decise da Hashimoto Tokyo, il premier vuole stravincere Per varare dure misure economiche Dalla scena scompaiono i socialisti TOKYO. O il solito vecchio partito conservatore innervato da un volitivo leader o un partito neoconservatore guidato da un leader proveniente dal primo, ma innovativo sul piano interno e internazionale. I giapponesi che oggi vanno anticipatamente alle urne per una nuova Camera con un nuovo sistema elettorale si trovano davanti a questa scelta: i liberaldemocratici da 40 anni al potere, salvo brevissima parentesi, ora guidati dal premier Ryutaro Hashimoto, oppure i neoconservatori del partito della Nuova Frontiera guidati da Ichiro Ozawa, fino a 4 anni fa segretario del partito liberaldemocratico. Tra loro, gruppi minori tra cui uno nuovo: il partito democratico, fatto di transfughi di varie parti, e che potrebbe ottenere una certa affermazione come terza forza. Il suo leader è l'attuale ministro della Sanità, che con successo ha colpito la propria burocrazia per uno scandalo di sangue infetto da Aids. Secondo gli ultimi sondaggi, oltre il 30 per cento degli elettori è incerto, e l'affluenza alle urne sarà molto bassa. La nuova legge elettorale è come quella italiana, misto di uninominale e proporzionale. Su 500 seggi, 300 assegnati per vittoria secca nei collegi, 200 con la proporzionale. E' certa la vittoria dei liberaldemocratici, ripresisi dagli scandali che negli ultimi anni avevano scosso il partito: l'unico dubbio è se avranno maggioranza assoluta o relativa. Mentre i comunisti, da sempre isolati, terranno le loro posizioni con una dozzina di seggi, elemento di rilievo è la scomparsa dei socialisti. Nel 1989 vicini alla vittoria dopo decenni di opposizione, essi furono dimezzati alle elezioni del '93; nel '94, ripudiando le loro posizioni, si unirono ai liberaldemocratici, avversario storico, in una coalizione di governo con a capo il loro leader, Murayama: anziano e per bene ma debole, trovatosi premier in un anno di sciagure e terrorismo come il terremoto di Kobe e la strage col gas nel metrò di Tokyo. A gennaio Murayama è stato costretto a lasciare la carica a Ryutaro Hashimoto: personaggio atipico, estroverso, guascone, donnaiolo, ma politico di lungo corso che ha rilanciato il partito in rivalità coi neoconservatori di Ozawa. I socialisti si presentano in pochi collegi, e alcuni sono nel nuovo partito. Ozawa aveva lasciato i liberaldemocratici nel '92 sostenendo un maggior ruolo internazionale del Giappone, con partecipazione militare alle missioni Onu, riforme per ridurre il ruolo dirigista della burocrazia, e nuovo sistema elettorale per tagliare le commistioni tra business e politica. Nel '93 riuscì a coalizzare un fronte anti-liberaldemocratico conquistando il governo, ribaltato poi dalla coalizione liberaldemocratici-socialisti. Intanto era stata varata la legge elettorale, e quelle che sancisce l'impiego di forze in missioni Onu. Hashimoto, 60 anni, ha anch'egli venature nazionaliste, togliendo spazio a Ozawa. Mira a un seggio nel Consiglio di sicurezza dell'Onu, tiene testa agli Stati Uniti sui contrasti commerciali, ma rafforza con loro il rapporto strategico. In aprile ha fatto un acccrdo con Clinton per un maggior ruolo di Tokyo in caso di crisi nella regione: cioè diretto verso la Cina per la sua crescente potenza militare ed economica. Per protesta contro i test nucleari ha tagliato gli aiuti alla Cina, e difende la sovranità su isolotti a Sud di Okinawa che Pechino reclama. L'economia è dominante: la ripresa rallenterà nel '97, mentre per il crescente deficit di bilancio il governo ha annunciato un aumento dell'imposta sui consumi a partire dall'aprile prossimo. Per questo Hashimoto ha voluto le elezioni anticipate: certo di una vittoria che sancirà il monopartitisnio perfetto. Un partito da sempre al potere, e tanti altri che non sanno essere alternativa. Fernando Mezzetti Il suo rivale, Ozawa è un transfuga del partito al potere Il 30 per cento dei votanti è incerto Comizio di Hashimoto a Kamakura La gente si fa ombra con giornali

Luoghi citati: Cina, Giappone, Pechino, Stati Uniti, Tokyo