STATISTICHE E REDDITO

L'ITALIA DEL "740" STATISTICHE E REDDITO IROMA dipendenti sono più ricchi dei loro datori di lavoro. Strano senz'altro, ma vero? A dirlo sono i modelli 740 per le dichiarazioni dei redditi, che ogni anno danno lo stesso incredibile responso. Ma con la «minimum tax» una, seppur parziale, correzione di rotta c'era stata, infatti, da un'analisi compiuta dal ministero delle Finanze sui 740 presentati nel 1993 (quindi relativi al '92), si vede che la tassa, contestatissima e dalla vita breve, qualche risultato l'ha raggiunto. Non è un cambiamento globale, ma alcune categorie di imprenditori hanno ribaltato la situazione che le vedeva meno «ricche» dei loro dipendenti, anche se non è stato così per tutti. Rispetto a prima della «minimum tax», ad esempio, orefici, proprietari di bar, gommisti e agenti di viaggio hanno superato il reddito delle persone che lavorano per loro, cosa che invece non è avvenuta, sempre rimanendo agli esempi, per i negozianti di abbigliamento, i proprietari di profumerie, i librai. Complessivamente i dipendenti hanno dichiarato in media un reddito di 30 milioni e 300 mila lire, contro i 24 milioni e 800 mila degli imprenditori. Naturalmente, fanno notare alle Finanze, tutto questo è statistica: le cifre di datori di lavoro e dipendenti, suddivisi per categorie, non sono sempre confrontabui, visto che solo il 23 per cento degli imprenditori ha dipendenti a libro paga. Certo è che al fenomeno degli imprenditori più «poveri» dei loro impiegati il Fisco proprio non ci crede, infatti, secondo l'analisi delle Finanze «l'eventuale discrepanza tra i due tipi di reddito può senz'altro rappresentare una realtà in cui sono riconoscibili sacche di evasione o elusione». Dal che si prevedono «azioni di potenziamento e affinamento dei controlli e l'avvio di studi di settore». Ma tanto per restare alle cifre, Il Fisco: è un segnale di potenziale evasione o almeno di elusione, faremo più controlli il ministro Vincenzo Visco

Persone citate: Vincenzo Visco