Separatismo corso di E. Bn.

Separatismo corso Separatismo corso «I terroristi trottano con l'Eliseo» PARIGI. Dopo le bombe, il veleno dell'insinuazione. Il terrorismo corso reagisce all'offensiva politico-giudiziaria in atto per ristabilire l'«ordine repubblicano» sull'isola, denunciando trattative segrete con l'Eliseo. Tace Jacques Chirac. Né rilascia dichiarazioni il suo consigliere Maurice Ulrich, possibile intermediario tra la presidenza e l'Flnc. Unica certezza: il conflitto Parigi-Ajaccio conosce un'irrefrenabile escalation. E proprio all'indomani del «via binerà» concesso da Bruxelles per trasformare l'Ile de Beauté in zona franca alleviandone il degrado economico. La concomitanza non è casuale. Ala dura in seno all'autonomismo, il Fronte nazionale di liberazione corso vede messa in gioco la propria sopravvivenza. Se il Piano Juppé - fondato sul rilancio produttivo e commerciale - sedurrà gli isolani, il contenzioso politico rischia di passare in secondo piano screditandone gli alfieri. L'Flnc non può dunque avere altra strategia che radicalizzarlo per far abortire le avances golliste. Lo spettacolare attentato contro il municipio di Bordeaux, il 6 ottobre, costituiva un inequivocabile messaggio in tal senso per il sindaco-premier Alain Juppé. Il primo ministro reagì inasprendo la blanda repressione. Controreplica Fine mercoledì notte: due ordigni esplodono a Nìmes contro il Palais de Justice e un'esattoria. Ammonisce l'Flnc che ogni fermo o arresto «scatenerebbe rappresaglie d'insospettabile ampiezza». Ed aprono il fuoco le accuse all'Eliseo. Veritiere o strumentali? Il dossier corso ha un debole per i top secrets. Ma è incontestabile che negoziati sottobanco esistessero fin dall'era mitterrandiana. [e. bn.]

Persone citate: Alain Juppé, Jacques Chirac, Justice, Maurice Ulrich

Luoghi citati: Bordeaux, Bruxelles, Parigi