Battaglia legale contro la Fai: «E' un fumettone ambiguo». La tv di Stato: no, è un'opera scrupolosa

Battaglia legale contro la Fai: «E' un fumettone ambiguo». La tv di Stato: no, è un'opera scrupolosa Battaglia legale contro la Fai: «E' un fumettone ambiguo». La tv di Stato: no, è un'opera scrupolosa IL RAPIMENTO. Genova, 6 maggio 1971, ore 17: Milena Sutter, 13 anni, figlia primogenita di un industriale della cera, esce da scuola. Alle amiche dice: «Ho fretta, mi aspettano a casa». Sono le sue ultime parole. Il suo zainetto (nella foto) viene ritrovato nell'aiuola dove il rapitore voleva che fossero lasciati i soldi del riscatto. IL RITROVAMENTO. L'illusione che Milena sia viva dura fino al pomeriggio del 20 maggio 1971. Alle 17, nelle acque di Priaruggia affiora il corpo di una ragazzina. La identifica il padre, che riconosce una cicatrice sul volto e una catenina con un ciondolo. Il sostituto procuratore Nicola Marvulli ordina: «Arrestate Lorenzo Bozano». LA CONDANNA. Lorenzo Bozano, il «biondino della spider rossa» visto davanti alla scuola di Milena, finisce davanti alla corte d'assise nel maggio '73. La sentenza: assolto per insufficienza di prove. Una ragazza, Eleonora Guerrini, segue il dibattimento, si innamora di lui e lo sposa. Due anni dopo in appello arriva la condanna all'ergastolo. L'ASSASSINO IN SEMIUBERTA'. Dopo 23 anni di detenzione a Porto Azzurro, Bozano nel 1994 ottiene la semilibertà e va a lavorare in un'azienda agricola. Ma perde ben presto il beneficio perché un rapporto dei carabinieri censura il suo comportamento. La semilibertà gli viene di nuovo concessa nell'aprile di quest'anno.

Persone citate: Battaglia, Bozano, Eleonora Guerrini, Lorenzo Bozano, Milena Sutter, Nicola Marvulli

Luoghi citati: Genova, Milena, Porto Azzurro