IL PALAZZO SI RIVOLTA CONTRO L'EX PM

Brescia, clamorosa decisione della procura generale. Gli avvocati: tra i due c'era la guerra IL PALAZZO SI RIVOLTA CONTRO L'EX PM SROMA UT divani di Montecitorio una strana coppia conversa amabilmente. L'ex-ministro della Giustizia, Filippo Mancuso, rivolge domande e attende risposte dall'ex-segretario della de, Ciriaco De Mita. Oggetto del colloquio: l'ultimo regalo fatto dalla magistratura ad Antonio Di Pietro, cioè la sostituzione dei pm Fabio Salomone e Silvio Bonfigli. «E' incredibile, è incredibile» si sfoga De Mita e Mancuso che non aspetta altro aggiunge: «Come si fa a non essere indignati! Lei dice che non bisogna appassionarsi ma con quello che succede». «Oggi - replica De Mita - sono sdegnato». «La verità è che se non si torna alla legalità si diventa bestie come Di Pietro» risponde Mancuso che ci sta prendendo gusto. «...Se di- ventiamo bestie come lui ci salviamo...» ridacchia De Mita. L'ex-ministro della Giustizia, naturalmente, accoglie la battuta con entusiasmo. Infine l'altro, ricordando una conversazione precedente aggiunge: «Comunque, lei mi ha costretto anche a difendere il Capo dello Stato quando non sa cosa ne penso io...». Com'è cambiata l'aria in Par¬ lamento. Una volta Antonio Di Pietro era un personaggio temuto e inviolabile, un uomo di cui si poteva parlare male solo a voce bassa. Ora, invece, si discute su di lui in ogni angolo di Montecitorio e i giudizi sono sempre gli stessi: duri e severi. Ieri la decisione della procura generale di togliere il processo a Salamone e Bonfigli è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. I perseguitati, le vittime di questi anni, i politici sono insorti di fronte ad un atto che sembra simboleggiare nel loro immaginario la prova che spesso nelle aule dei tribunali si adottano due pesi e due misure, ci sono, per dirla con Berlusconi, «gli imputati e gli intoccabili». E il cavaliere sembra davvero fare scuola se il responsabile giustizia del ppi, Giuseppe Gargani, Qui sopra De Mita e, in alto, Di Pietro A destra l'ex ministro della Giustizia Mancuso Rifondazione «interroga» il ministro Flick Mancuso: vergogna