Salta la tassa sulla prima casa

Piovono emendamenti sulla Finanziaria. Proroga per chiudere le liti pendenti. Domani il decreto sugli sfratti Piovono emendamenti sulla Finanziaria. Proroga per chiudere le liti pendenti. Domani il decreto sugli sfratti Salta la tassa sulla prima casa E chi si sposa avrà un mutuo dallo Stato ROMA. Sulla Finanziaria è in arrivo una pioggia di emendamenti. Il termine per la presentazione è slittato a domani, giorno in cui si terrà anche il consiglio dei ministri che dovrebbe varare un decreto legge per disciplinare la proroga degli sfratti dopo la bocciatura di Forza Italia e Lega Nord alla corsia preferenziale sul precedente provvedimento. Per quel che riguarda le correzioni in arrivo, sono circa 700 quelle provenienti dal Polo, ma il governo si sta preparando a difendere la Finanziaria a colpi di fiducia, e un primo rapido vertice si è già tenuto ieri fra il presidente del Consiglio Prodi, il vicepresidente Veltroni e il segretario del pds D'Alema. La tassa per la casa non dovrebbe pesare sulle prime abitazioni: è questo l'orientamento che sta emergendo in seno alla maggioranza in commissione Bilancio della Camera, secondo quanto dichiarato dal relatore al disegno di legge collegato alla Finanziaria, Salvatore Cherchi (sd): «Una cosa è certa - ha affermato Cherchi a proposito della volontà annunciata di alleggerire il pacchetto della manovra sulla casa -: che il problema si risolverà e la prima casa sarà esclusa». Come verrà compensata quest'esclusione non è ancora chiaro, ma tra le ipotesi ancora sul tappeto sembra prendere corpo quella di ridurre l'impatto dell'aumento sulla prima casa attraverso un aumento delle detrazioni attualmente previste in 180 mila lire elevabili dai Comuni a 300 mila lire per alcune cate- gorie di contribuenti. L'ipotesi è di portare il limite di 180 mila lire a 230 mila. Sembra invece perdere colpi la proposta di azzerare l'aumento degli estimi e sostituirlo con un ritocco fino ad un massimo di un punto delle aliquote lei. Oltre alla netta opposizione dei sindaci, la proposta non trova concorde tutta la maggioranza. Per favorire l'acquisto della casa per le giovani coppie, o famiglie monoparentali, il ministro per la solidarietà sociale Livia Turco ha invece predisposto un disegno di legge che presenterà domani al consiglio dei ministri. Il provvedimento, che potrebbe interessare ogni anno 15 mila coppie, farà leva su mutui agevolati, il cui rimborso sarà per una parte e per i primi anni a carico dello Stato. Le agevolazioni riguarderanno anche le abitazioni in affitto. Per poter accedere alle facilitazioni, secondo quanto si è appreso, la coppia non dovrà avere un reddito complessivo superiore ai 48 milioni annui se lavoratori dipendenti, 30 milioni se autonomi. Intanto, il ministero delle Finanze sta valutando una proposta di modifica avanzata dal sottosegretario alle Finanze Giovanni Marongiu di «riaprire i termini del provvedimento di chiusura delle liti pendenti, elevando di un po' il tetto di 20 milioni di lire previsto per poter accedere al vecchio provvedimento scaduto nel 1994», come ha spiegato il sottosegretario stesso, precisando che «la misura non andrebbe a compensazione del minor gettito derivante dai vantaggi concessi alle prime case». I provvedimenti di attuazione del patto per il lavoro, invece, non saranno recepiti dalla Finanziaria con un maxiemendamento: a bocciare le richieste di Cgil, Cisl e Uil è il presidente della commissione Lavoro della Camera Renzo Innocenti. La questione già affrontata in un vertice di maggioranza la scorsa settimana sarà di nuovo al centro di un incontro dei capigruppo della coalizione con il nrinistro del Lavoro, Tiziano Treu, già fissato per la prossima settimana. I ministri del Lavoro, Treu, e delle Finanze, Visco, si sono poi dichiarati disponibili ad accogliere l'orientamento della commissione Lavoro della Camera per un aumento degli assegni familiari. Il cristiano-sociale Mimmo Luca, primo firmatario dell'emendamento, è ottimista e ricorda che ieri ha incontrato il presidente Prodi per un'ora ricevendone l'assenso. «Non ci sono problemi di copertura - ha spiegato il parlamentare - perché si utilizzano i 1400 miliardi già destinati alla restituzione del fiscal drag per altri scopi: anziché distribuire a pioggia i soldi si aumenta del 20% l'importo dell'assegno e del 20% la platea delle famiglie beneficiarie, nonché del 25% l'assegno per le famiglie con persone disabili». Flavia Amabile Esce dal testo il maxiemendamento sull'occupazione ' Il ministro delle Finanze Vincenzo Visco

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