Il Papa appare dalla sua finestra

Per pochi secondi si è affacciato e ha salutato i fedeli di pia2za San Pietro Per pochi secondi si è affacciato e ha salutato i fedeli di pia2za San Pietro Il Papa appare dalla sua finestra Festa per i diciotto anni di pontificato CITTA' DEL VATICANO. Un saluto e una benedizione svelta svelta: così Giovanni Paolo n, ancora convalescente - è rientrato appena ieri dal Gemelli, dopo l'operazione di appendicite - ha festeggiato pubblicamente il diciottesimo anniversario dell'elezione al pontificato. Poche centinaia di persone piene di speranza, in maggioranza polacchi, attendevano in Piazza San Pietro, battuta a tratti da rovesci di pioggia, che Karol Wojtyla apparisse alla finestra del suo studio privato. I pellegrini polacchi ostentavano le bandiere nazionali, bianche e rosse, e qualche striscione di «Solidarnosc». Tra di loro vi erano anche una cinquantina di anziani montanari di Zakopane, la località sui monti Tatra, dove Karol Wojtyla andava a sciare da giovane. E Giovanni Paolo II non ha voluto deluderli: un po' a sorpresa - tutti si attendevano l'apparizione per le dodici, il Pontefice si è mostrato quasi tre quarti d'ora in anticipo - è apparso, ha risposto a gesti alle grida di «viva il Papa» e ha dato la sua benedizione. Niente microfono, però: come ha dimostrato all'Angelus di domenica scorsa, nel momento in cui è di buon umore, ed ha una folla e un microfono a disposizione il Pontefice non vuole risparmiarsi, e giustamente la sua «famiglia» teme che il Papa, ancora convalescente, possa stancarsi, o ammalarsi, magari anche solo di un raffreddore. E i medici hanno prescritto un periodo di riposo che dovrebbe durare fino a lunedì prossimo, per quel che riguarda le udienze, e a domenica per le apparizioni in pubblico. Domenica è previsto l'Angelus, dalla finestra del suo studio privato. Giovanni Paolo n entra nel suo diciannovesimo anno di pontificato, eguagliando il «record» di Papa Pacelli, l'ultimo pontefice nato a Roma, e che godette del regno più lungo del secolo: diciannove anni appunto. Fra i tanti primati collezionati da Papa Wojtyla è molto probabile che si debba dunque registrare anche questo, e cioè il pontificato più lungo. La sua intenzione appare questa sempre che, come ha detto più volte, Dio gliene dia la possibilità. E certamente un uomo come lui, attento ai segni e ai simboli, avrà visto un significato particolare nel fatto che l'anniversario dell'elezione abbia coinciso con la soluzione di un problema - l'appendice - che seppure di non grande pericolo gli provocava evidente sofferenza, e aveva scatenato le peggiori supposizioni nei mass media, a dispetto delle rassicurazioni ufficiali. E' vero che immediatamente l'attenzione si è spostata sul disturbo Parkinson-simile che gli provoca il tremito al braccio smistro; ma se anche il malessere giungesse a livelli di grande acutezza, non sembra - almeno così sostiene la maggioranza dei medici - che la guida della Chiesa dovrebbe risentirne. Quindi una giornata ben positiva, per il Papa, che l'ha festeggiata insieme ai suoi più stretti collaboratori. Telegrammi e messaggi di auguri - a quanto si è appreso - sono giunti in Vaticano da tutto il mondo. In questi diciotto anni Karol Wojtyla ha compiuto 127 viaggi in Italia e 74 all'estero, ha pronunciato 2945 discorsi pubblici. E' stato fuori dalla Sede Apostolica - secondo i calcoli della Radio Vaticana 665 giorni, 15 ore e 45 minuti, quasi un decimo del suo pontificato. Ha visitato complessivamente 804 località ed ha percorso un milione 49 mila 500 chilometri, oltre 26 volte la circonferenza terrestre e 2,7 volte la distanza tra la Terra e la Luna. Un pranzo ufficiale si è invece svolto alla Nunziatura, l'ambasciata vaticana presso lo Stato Italiano, retta da Mons. Francesco Colasuonno. Anfitrione il Segretario di Stato, card. Angelo Sodano; ospite d'onore il Presidente del Consiglio Prodi. Marco Tosarti •>>.•>.>>• Francesco Rutelli A destra un'immagine della breve apparizione del Papa dalla finestra del suo studio

Luoghi citati: Citta' Del Vaticano, Italia, Roma