Focolari scivola sullo sponsor

Nobel Focolari scivola sullo sponsor Licenziato per le «divise» di Atlanta VIDEO PULITO ALTRO terremoto ieri alla Rai, epicentro questa volta la Testata Giornalistica Sportiva. Usiamo in qualche passaggio il condizionale perché non si sa mai, ognuno può giocare al Pacini Battaglia e dire che scherzava e trovare chi gli crede. Il direttore dalla Tgs, Marino Bartoletti, sarebbe stato sospeso per dieci giorni, mentre un suo vicedirettore, Furio Focolari, è stato licenziato, dopo il fallimento di un dirottamento mimetico a Televideo. Una storia, pare, di sponsorizzazioni, gestite da Focolari, delle divise dei giornalisti Rai per Atlanta. Bartoletti sarebbe colpevole, insomma, di omessa vigilanza: il giornalista si è detto sorpreso e amareggiato, proclamando la sua piena estraneità nei riguardi di una eventuale irregolarità e lamentando la diffusione di notizie ad altri prima che al diretto interessato, cioè a lui stesso. In attesa di chiarimenti e magari anche di chiarezza (non sempre è la stessa cosa, ahinoi) segnaliamo che: 1) alla Rai, e specie alla Tgs, da tempo si parlava di movimenti tellurici prossimi venturi nel settore sportivo, tacciato di casino quando non addirittura, come per bocca di vecchi giornalisti che si dicevano disgustati dal nuovo corso, di cloaca; 2) voci di sponsorizzazioni occulte corrono nello sport da quando tivù è tivù: in fondo il primo giornalista licenziato dalla Rai fu, Anni Cinquanta, Fausto Rosati, giornalista sportivo (toh) che con l'aiuto di un cameraman aveva fatto puntare le telecamere su cartelloni pubblicitari di amici suoi; 3) il mondo dello sci alpino, dal quale Focolari proviene dopo una non resistibile ascesa come inviato speciale al seguito di Tomba & C, è da sempre sospettato di elargizioni facili a chi inneggia a bellezze turistiche, mandando in onda a pieni pollici immagini cattivanti di cime, valli, piste, paradisi assortiti. Il mondo dello sport può a questo punto gonfiare il petto per l'or¬ goglio: se c'è ancora chi dubita che sport è vita, lo scoppio di uno scandalo delle sponsorizzazioni anche fra i muscolari ed i loro cantori significa la cancellazione di ogni dubbio. Lo sport è come il resto del mondo, noi sportivi siamo eguali agli altri, abbiamo pari dignità di tangente, di mazzetta, pari opportunità di intrallazzo, nonché par condicio di inciucio e casomai anche di sdegno. La nuova brutta vicenda è poi da ambientare nel momento speciale dell'azienda di Stato, con le sue difficoltà, le sue emorragie di uomini, di talenti, di idee. Proprio lo sport doveva essere o ritornare ad essere uno dei baluardi storici della Rai, una delle sue tipicizzazioni più valide e fisiologiche: così almeno era stato annunciato all'inizio della direzione di Bartoletti, una Tgs per difendere prestigiose posizioni e acquisirne casomai di nuove. Ma poi ecco l'addio al Giro d'Italia già dato per riacquisito, il mercataccio della Formula 1, la perdita di quel futuribile che si chiama pay per view, gli attacchi riusciti ai diritti Rai del calcio ex feudo. Anche a quelli della Nazionale... Restava l'Olimpiade, tutta della Rai, indivisa. Ma adesso lo scandalo parla di una irregolare Olimpiade in divisa, e purtroppo sembra proprio che non si tratti di un gioco di parole. Gian Paolo Or mezzano Marino Bartoletti, direttore della Testata giornalistica sportiva della Rai

Persone citate: Bartoletti, Fausto Rosati, Focolari, Furio Focolari, Gian Paolo, Marino Bartoletti, Pacini Battaglia

Luoghi citati: Atlanta, Italia