Complotti, cimici e deviati di Filippo Ceccarelli

Complotti, cimici e deviati Complotti, cimici e deviati // dizionario della «mala-politica» LE PAROLE EMERGENTI ROMA. Italiani, ancora un piccolo sforzo e la politica sarà definitivamente brutta, sporca e cattiva. Nel frattempo, tra una microspia e l'altra, si può azzardare un primo repertorio lessicale dell'incarognimento, un piccolo dizionario dei veleni e dei colpi bassi che allietano la vita pubblica in questo passaggio autunnale. AGENTE PROVOCATORE. Più correttamente «agente sotto copertura». Nel concreto un ufficiale a cui l'Arma ha assegnato l'immaginifica identità dell'ing. Enzuccio Varricchio con l'obiettivo di indurre politici in tentazione e magari anche scoprire chi beccava i quattrini dell'alta velocità. Vedi anche -.falso, paranoia e, forse, deviazioni. ANONIMO. 0 delatore capitolino ansioso di far conoscere le proprie valutazioni tecniche e politiche sulla cimice (v.) berlusconiana e, nel contempo, destabilizzare Forza Italia. ARMADIO. Deposito di scheletri in uso non più solo dei servizi segreti. ATTENTATO VIRTUALE. Misterioso e frequentissimo annuncio di misfatto che non avviene mai ai danni di qualche potente. Nel sistematico e concitato non-accadere, il fascino enigmatico dell'a.v. BONIFICA. Opera di purificazione da microspie e, più in generale, da inquinamenti. Nel primo caso la ditta Ponzi ha previsto speciali abbonamenti. BUFALA. Esemplare femminile di Bubalus, ruminante bovino che vive immerso nelle paludi e produce una pregevole mozzarella. A Roma dicesi b. una menzogna atta ad essere creduta e a creare scompiglio. Vedi anche .falso e patacca. CELLULARE. Megafono mobile per divulgare telefonicamente confidenze e segreti. CERVELLONE. O Ced (Centro elaborazione dati) del Viminale. Croce dei ricattati e delizia dei ficcanaso. CIMICE. Bestiolina molesta che prospera in ambienti poco puliti. Dotata di memoria, si può acquistare anche per corrispondenza. Sconsigliata, invece, la tele-vendita (e un po' pure la tele-esposizione). COCAINA. Droga pesante evocata da politici con l'occhietto oltremodo spiritato come ipotetico - e gratuito - mezzo per incastrarli. COMPLOTTO. Rilevatore di agitazione psicomotoria a sfondo paranoide. Quanti più c. si invocano, tanto più la situazione è prossima al cedimento psicologico («scoppiamento»). DEVIAZIONI. Dei servizi segreti e da un po', almeno nell'accezione dell'ex ministro Mancuso, anche della magistratura. Vedi: disfunzioni. DISFUNZIONI. Sempre dei servizi. Formulazione blanda di deviazioni. Da usarsi nei testi scritti o con i corrispondenti esteri (ma solo se appena arrivati in Italia). DOSSIER. L'antico «fascicolo», ancora insostituibile strumento dell'arte del discredito. FALSO. Opera dell'ingegno atta a nuocere o a confondere l'avversario. Genere in espansione, con inevitabili, metafisiche variazioni lei plausibile e nell'artificiale. FANGO. Pure articolato in schizzi. Parola-chiave nella retorica della corruzione. Vedi anche, come sinonimi: marcio e tanfo, con la sorellina melma (es. «Siamo nella m.»). GIALLO. Ex genere romanzesco-poliziesco, ora soprattutto espediente giornalistico. Con l'avvertenza che si tratta di un g. si potrà scrivere e quindi leggere di tutto. HACKER. Pirati elettronici, di sospetta emanazione della «Falange armata». L'autore dell'invasione nel sistema della Banca d'Italia era tuttavia un liceale di Siracusa. IMMONDIZIA. Rifiuti anche personali e condominiali tra cui il diligente fabbricatore di dossier (v.) potrà trovare l'essenziale da cui partire. INVESTIGATORI. Privati: consultati dai leader e arruolati dagli avvocati, sostituiscono ormai i gloriosi addetti a vigilanza e sicurezza. MARCIO. Vedi fango, tanfo e melma. MARESCIALLO. Eventuale ascoltatore clandestino a cui si rivolge, in modo più o meno benevolo, per lo più in pubblico, chi si ritiene inequivocabilmente ascoltato. MELMA. Vedi, ancora, la triade fango, marcio e tanfo. PARANOIA. Stato mentale di assoluta e snervante preoccupazione. Per aggravare la p. si consiglia la lettura del prezioso ed esaustivo manuale Merola-Rapetto (ed. Epe) intitolato: «Spiati? Scoprite se è vero». Ed è quasi sempre vero. PARENTI. Poveri prolungamenti umani dell'avversario da colpire. Richiestissimi figli illegittimi ed ex mogli adirate. PATACCA. Versione centro settentrionale (anche padana) della mozzarellesca bufala (v.). PERIZIA PSICHIATRICA. Pubblica diagnosi selvaggia e a distanza dell'avversario, considerato preliminarmente folle. PRIVACY. Concetto di origine anglo-sassone alla ribalta dopo l'ennesima «intercetteide». Scatta nel caso dei potenti, avendo la p. dei poveracci molti meno difensori. PSICOFARMACI. Anch'essi rappresentativi dell'american dirty politics, fanno il loro timido ingresso qui in Italia per illustrare e illuminare tutto il mondo è paesaccio umane debolezze e vulnerabilità. PULCE. Con la cimice (v.) denomina la microspia, ingiustamente escludendo dalla metafora insetti altrettanto molesti quali piattole e pidocchi. QUERELA. Arma politico-mediatico-giudiziaria che sanziona ormai il potere dei magistrati nelle comuni beghe di Palazzo. Il ministro Di Pietro ne ha compilate oltre 120. SESSO. Il terreno teoricamente migliore per le violazioni d'intimità. Il memoriale d'alcova ha un suo crescente successo, ma lo sputtanamento dei politici nell'affaire Merola dimostra che il s. deve ancora crescere, per esplodere. STRANI FURTI. Eufemismo per indicare le perquisizioni illegali eseguite per il posizionamento di cimici {v.) e/o l'acquisizione di materiale destinato ai dossier (v.). TANFO. Vedi, per l'ultima volta, fango, marcio e melma. VELENI. Automatismo lessicale talvolta non privo di riferimenti concreti a vari caffé (Pisciotta, Luciani, Sindona) serviti nella Prima Repubblica. ZERO ZERO SETTE. Oltraggiosa e vana combinazione numerica che pretenderebbe di omologare i nostri goffi spioni ai leggendari agenti segreti narrati da Ian Fleming. Filippo Ceccarelli

Luoghi citati: Italia, Roma, Siracusa