Terremoto e alluvioni un giorno

In Piemonte allarme rosso per i fiumi, in Lombardia è scattata l'emergenza In Piemonte allarme rosso per i fiumi, in Lombardia è scattata l'emergenza Terremoto e alluvioni, un giorno 77 nubifragio uccide a Crotone, in Emilia 2 morti per il sisma ROMA. Sarà ricordato come il Martedì Nero: terremoto al Nord, piogge e allagamenti da Venezia a Crotone, trasporti ovunque semiparalizzati dall'impazzimento del tempo e dallo sciopero del personale di terra degli aeroporti. Partita dalla pianura di Reggio, la scossa di 4.8 punti della scala Richter ha provocato due morti e un centinaio di feriti e contusi, propagandosi dall'Emilia Romagna nel Veneto e in Lombardia, fino al Friuli, al Trentino e alla Liguria, nelle stesse ore in cui la protezione civile metteva in stato d'allerta per le pessime condizioni meteorologiche sette regioni: Piemonte, Lombardia, Valle D'Aosta, Toscana, Sardegna, Lazio e Umbria. E oggi il «codice 2» - la procedura che mobilita prefetture e Comuni per la sorveglianza delle zone a rischio - sarà esteso a un'altra fetta del Paese: Campania, Basilicata, Puglia, Sicilia e, soprattutto, Calabria, dove il nubifragio che si è abbattuto su Crotone ha lasciato dietro di sé due morti e - secondo gli ultimi dati - almeno due dispersi. L'ALLUVIONE A CROTONE. Il Martedì Nero ha avuto uno degli epicentri proprio qui: meno di tre ore di pioggia (cioè 120 millimetri, un quinto della media annuale) hanno travolto la città, distruggendo i ponti e devastando le strade. Le scuole sono state chiuse in seguito a un'ordinanza del sindaco Gaetano Grillo e un centinaio di persone del rione «Gesù», il più aggredito dalle acque dell'Esaro, è stato evacuato. Le ondate di fango alte fino a due metri hanno messo in ginocchio Crotone. Mancano l'acqua potabile e la luce elettrica e i telefoni sono rimasti muti per ore. Anche la zona industriale, colpita dall'esondazione del Passovecchio, si è bruscamente fermata: qui, in un paesaggio desolato, si è precipitato il presidente della Regione, Giuseppe Nisticò, accompagnato dal sottosegretario ai Trasporti Pino Soriero. «Chiederemo al governo un decreto per lo stanziamento di 100 miliardi in modo da affrontare l'emergenza», ha dichiarato, ma a parte i gravissimi danni inferti a case, negozi e fabbriche si comincia a fare un primo bilancio delle vittime. Quelle certe sono due, tra cui un ventottenne, Paolo Pupa: trascinato per più di cinque chilometri fino in pieno centro, il suo cadavere è stato trovato ancora aggrappato al palo di un semaforo: si era aggrappato nel tentativo disperato di resistere alla piena. Ma nessuno sa se nelle decine di auto inghiottite dalla furia dell'Esaro ci fossero degli occupanti. Per le ricerche è stata mobilitata anche una squadra di sommozzatori. Oggi sarà proclamato il lutto cittadino. LA PAURA DEL PIEMONTE. La zona più a rischio resta quella di Cuneo: la prefettura ha deciso di diramare il «preallarme», anche se oggi ci dovrebbe essere una graduale attenuazione dei rovesci, secondo il servizio meteorologico. Il nuovo sos è arrivato dopo appena una settimana dall'ultima emer¬ genza, costata carissima: i danni a strade, ponti, argini e ferrovie ammontano a un centinaio di miliardi, come ha reso noto l'assessore all'Ambiente Ugo Cavallera. Se l'altro ieri le piogge si erano particolarmente accanite in Val Pellice, Valle Po, Val Chisone e Valle Varaita, ieri è stata invece la volta di Val d'Ossola, Valsesia e della zona dell'Appennino ligure-alessandrino. Il livello dei fiumi - a cominciare dal Po - è via via cresciuto, soprattutto nell'Astigiano. E proprio ad Asti si è svolta un'agitata riunione per esaminare la situazione delle opere che dovrebbero imbrigliare i corsi d'acqua ed evitare repliche dei disastri dell'alluvione di due anni fa. Organizzato dal vicepresidente della Provincia, Giovanni Borriero, il meeting ha riunito il magistrato del Po, Roberto Reali, e i sindaci dei Comuni del Tanaro e del Belbo. Obiettivo: avviare al più presto i 61 progetti già predisposti. UNA MORSA SULLA LOMBARDIA. Qui la protezione civile è particolarmente preoccupata: i vigili del fuoco sono in preallarme perché i fiumi Seveso, Adda e Olona stanno raggiungendo i livelli di guardia e le previsioni non sono affatto incoraggianti: annunciano altri abbondanti rovesci. Oggi - a sentire gli esperti - si dovrebbe superare la soglia di preallarme, fissata a 50 millimetri di acqua in 24 ore, mentre nell'Oltrepò Pavese le piogge potrebbero raggiungere anche gli 80 millimetri. Per questo, le prefetture e gli uffici del genio civile della Regione sono stati invitati alla «massima sorveglianza». A Milano si è evitato il peggio, ma sono state moltissime le richieste d'aiuto per scantinati allagati e infiltrazioni in diversi edifici della zona ticinese. I vigili del fuoco hanno avuto una giornata frenetica. VENEZIA CON L'ACQUA ALTA. Se tutto il Veneto è stato colpito dalle piogge, a Venezia è stato un giorno di acqua alta: nella Laguna si è arrivati a toccare il record dell'anno, un metro e sette centimetri. Le 16 sirene cittadine hanno suonato a lungo e i veneziani hanno dovuto muoversi sulle passerelle. Oggi non andrà molto meglio, visto che si prevedono variazioni di livello davvero minime. NUBIFRAGIO SU NAPOLI. Breve, ma fatale. O quasi. Per una decina di minuti, ieri pomeriggio, fortissime raffiche di vento hanno spazzato tutta la città, sradicando alberi e portando via tegole dai tetti. E subito dopo la tromba d'aria si è abbattuto un violento temporale, che ha provocato gravi disagi alla circolazione. Il centro è stato intasato da incidenti a catena, a causa del fondo stradale viscido e della visibilità precaria, ma miracolosamente non ci sono stati feriti. Contemporaneamente, al comando provinciale dei vigili del fuoco arrivavano decine di telefonate per gli allagamenti improvvisi di cantine e sotterranei, ultimo strascico di questo maledetto Martedì Nero. Gabriele Beccaria L'EMERGENZA FIUMI Fonia: Servizio fdroQrclico| e Maroogrofico LIVELLO DI GUARDIA 4 ni LIVELLO RAGGIUNTO 90 ci» sullo zero idrometrico CRESCITA+lm LIVELLO DI GUARDIA 6,70 m | LIVELLO RAGGIUNTO 1,22 sullo zero idrometrico CRESCITA+40 cm UVELLO DI GUARDIA 3 m LIVELLO RAGGIUNTO 2,70 i sullo zero idrometrico CRESCITA+lm LIVELLO DI GUARDIA 5 m LIVELLO RAGGIUNTO 0,8 m sullo zero idrometrico CRESCITA +70 cm LIVELLO RAGGIUNTO 2,40 i sullo zero idrometrico CRESCITA+1,60 m CRESCITA +3 m LIVELLO RAGGIUNTO 2,66 i sullo zero idrometrico

Persone citate: Gabriele Beccaria, Gaetano Grillo, Gesù, Giovanni Borriero, Giuseppe Nisticò, Paolo Pupa, Pino Soriero, Richter, Roberto Reali, Ugo Cavallera