Aids gettano le urne dei morti nel parco della Casa Bianca
La protesta dei parenti: il Presidente non fa abbastanza La protesta dei parenti: il Presidente non fa abbastanza Aids, gettano le urne dei morti nel parco della Casa Bianca WASHINGTON DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Alcune urne funerarie, contenenti ceneri di defunti per Aids, sono state gettate nel giardino della Casa Bianca da militanti di un gruppo gay e poliziotti a cavallo hanno dovuto intervenire per disperdere il raggruppamento. E' successo domenica, ai margini della grande manifestazione per combattere l'Aids svoltasi questo fine settimana sul Mail della capitale, dove decine di migliaia di pezzi di stoffa stesi in ricordo dei morti per Aids hanno creato una gigantesca coperta. Bill Clinton, assieme alla moglie Hillary, aveva visitato la manifestazione in segno di solidarietà e lo stesso avevano fatto il vicepresidente Al Gore e la moglie Tipper. Ma il gesto non è stato considerato sufficiente da parte degli attivisti di Act Up, il più radicale dei gruppi che si battono per i diritti degli omosessuali. Act Up sostiene che Clinton non ha fatto abbastanza per combattere il flagello dell'Aids e lo accusa di colpevole indifferenza. Così domenica circa 300 mili¬ tanti del gruppo hanno marciato dal Capitol Hill fino alla Casa Bianca al lento battito di tamburi. Arrivati davanti alla residenza del Presidente, che in quelle ore era sulla costa pacifica per impegni elettorali, i manifestanti hanno cominciato a gettare oltre la balaustra alcune urne funerarie, che contenevano le ceneri dei loro cari morti per Aids. Altri hanno affisso fotografie e immagini dei loro cari alla balaustra. A un certo punto la polizia a cavallo ha deciso di interveni- re per disperdere la manifestazione e alcuni manifestanti sono stati fermati. Tra questi Steven Hardway, di Oklahoma City, che aveva gettato nel giardino della Casa Bianca le ceneri del suo compagno morto di Aids. Ma Hardway è stato solo scortato a una certa distanza dalla Casa Bianca e poi rilasciato. Tra i manifestanti c'era anche Jeff Getty, un malato di Aids che, in via sperimentale, è stato sottoposto lo scorso dicembre a un trapianto di midollo osseo di babbuino. «Un missile in meno sparato all'Iraq - gridava Getty - e avremmo potuto ridurre le dimensioni della grande coperta. Dobbiamo lottare contro il Presidente per ottenere i soldi per pagare le medicine». Nell'unica intervista mai rilasciata per parlare del suo stato di salute, Clinton ha dichiarato al «New York Times», che l'aveva sollecitata da tempo, di non avere mai avuto malattie veneree e di essersi sottoposto nel '90 a un test del'Aids, che risultò negativo. Il test non è stato ripetuto, perché, ha spiegato il Presidente, «non appartengo ad alcuna categoria a rischio e non ho fatto nulla per cui possa nel frattempo essere diventato positivo». Clinton ha definito il suo stato di salute attuale «molto buono», spiegando di essere in questi anni riuscito a sconfiggere i suoi tre principali disturbi: gli abbassamenti di voce, le allergie e l'eccesso di peso. Clinton, che è alto un metro e 86 centimetri e pesa 97 chili e qualche etto, è riuscito recentemente a perdere circa 5 chili, controllando la propria dieta. L'unico disturbo del presidente è una leggera perdita di udito, dovuta forse alla caccia, che non gli permette di distingere bene le parole che gli vengono urlate da lontano tra la folla. Paolo Passarmi
Persone citate: Al Gore, Bill Clinton, Clinton, Getty, Jeff Getty
Luoghi citati: Iraq, Oklahoma City, Washington
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