I Taleban assediati a Kabul

Chiusi i cinema, rogo di film «contrari all'Islam» in piazza Chiusi i cinema, rogo di film «contrari all'Islam» in piazza I Taleban assediati a Kabul Nuove sconfitte per gli «studenti» KABUL. I Taleban si stanno preparando per difendere Kabul dall'attacco congiunto delle forze del generale Ahmed Shah Massud, fedele al deposto presidente Burhanuddin Rabbani, e di Rashid Dostum. Un portavoce degli «studenti di teologia» ha fatto sapere che quattromila uomini si stanno spostando sulla capitale per aiutare i compagni. «Vi assicuro che le forze di Massud non riprenderanno Kabul», ha detto Amir Khan Muttaqi, ministro dell'Informazione dei Taleban. Stando a voci non confermate gli studentiguerrieri hanno spostato i caccia-bombardieri e gli elicotteri da combattimento dalla base militare di Baghram all'aeroporto civile di Kabul, e chiuso a tutti i civili (anche ai giornalisti) tutte le vie per la capitale. Da quando ha perso il controllo della città, l'esercito governativo ha cominciato a usare la tattica dei guerriglieri negli attacchi per impedire ai «pazzi di Allah» di continuare a conquistare posizioni. Una scelta che ha dato i suoi frutti e che ha riportato le truppe del generale Massud alle porte di Kabul. Alcuni abitanti della capitale stanno abbandonando la città che potrebbe essere attaccata da un momento all'altro dai soldati del generale che sono giunti a meno di 4 chilometri dalle prime abitazioni. Massud ha stretto un'alleanza militare con Rashid Dostum e la fazione sciita filoiraniana del partito dell'Unificazione per combattere contro gli studentiguerrieri. Secondo le ultime informazioni, Dostum e Massud si sarebbero visti oggi per mettere a punto gli ultimi dettagli della strategia militare. I commentatori ritengono che i Taleban non resisterebbero all'impatto di un attacco congiunto su Kabul che diventa sempre più probabile con il passare delle ore, dopo che le truppe di Massud hanno catturato «in uno degli ultimi due giorni» Abdul Razak, ministro della Difesa dei Taleban. La notizia è stata data dall'agenzia russa Itar-Tass, secondo la quale Razak sarebbe stato fatto prigioniero insieme ad altri 440 combattenti durante le azioni per la conquista dell'accesso al tunnel del passo di Salang. Intanto a Kabul gli «studenti» hanno bruciato ieri decine di pellicole di film stranieri, in gran parte indiani. Secondo un testimone, uno dei miliziani che hanno appiccato il rogo davanti alla sala cinematografica «Zaniab» nel centro di Kabul ha detto che i film sono «non islamici» e che la sala verrà trasformata in una moschea. Da quando sono al potere, i Taleban stanno imponendo un rigido rispetto delle leggi islamiche alla popolazione di Kabul. Proteste da parte di governi ed esponenti politici statunitensi ed europei hanno suscitato soprattutto le misure di limitazione della libertà delle donne, alle quali è stato imposto di non uscire di casa, di non recarsi a lavorare e di indossare la «burqa», il velo integrale usato dai musulmani più tradizionalisti. Le 15 sale cinematografiche attive durante il regime comunista erano state chiuse già dall'ex primo ministro Galbuddin Hekmatyar nel quadro del suo programma di riforma islamica. L'80 per cento dei film proiettati in Afghanistan è di provenienza indiana, gli altri sono iraniani. Dopo vent'anni di guerra, la popolazione di Kabul non vuole correre rischi e circa 10 mila famiglie sono fuggite in Pakistan, nei campi profughi nei pressi di Peshawar che negli anni della guerriglia antisovietica ospitarono quasi tre milioni di persone in fuga dall'Afghanistan. Secondo fonti dell'Alto commissariato per i rifugiati delle Nazioni Unite, il numero dei profughi sarebbe molto più alto, perché solo una minoranza si registra. Le stesse fonti affermano che negli ultimi giorni tra le cinquanta e le settanta famiglie lasciano ogni giorno la capitale. [Agi-Ansa] Il rogo di pellicole davanti al cinema Zaynab di Kabul: i Taleban continuano l'islamizzazione del Paese