Si riapre la guerra civile: il leader sconfìtto accusa l'Iran di aver inviato truppe e si appella a Baghdad In fiamme la polveriera curda
Si riapre la guerra civile: il leader sconfìtto accusa l'Iran di aver inviato truppe e si appella a Baghdad Si riapre la guerra civile: il leader sconfìtto accusa l'Iran di aver inviato truppe e si appella a Baghdad In fiamme la polveriera curda Talabani strappa Sulaimanyia ai filo-iracheni ANKARA. L'unione patriottica del Kurdistan (puk) di Jalal Talabani ha riconquistato ieri l'intera provincia di Sulaimanyia, perduta all'inizio di settembre, costringendo alla ritirata le forze del partito democratico del Kurdistan (pdk) di Massud Barzani. In tal modo ha riacceso la guerra nel Nord Iraq in mezzo a voci - smentite - di intervento iraniano. Alle prime ore di ieri mattina unità del puk hanno conquistato quasi senza sparare un colpo Sulaimanyia, la roccaforte di Talabani caduta l'8 settembre scorso nelle mani di Barzani, puntando su Koysingiak, sulla strada per Arbil. Arbil era stata conquistata il primo settembre scorso dalle forze di Barzani appoggiate da reparti iracheni. Il portavoce del puk ad Ankara, Shazed Saib, ha detto che le forze del suo partito hanno riconquistato, oltre a Sulaimanyia, l'intera provincia, inclusa l'importante diga di Dookan e la città meridionale di Halepce. Barzani ha accusato il puk di es¬ sere appoggiato da forze iraniane ed ha rivolto un appello «a tutti i Paesi» affinché lo aiutino a far fronte all'invasione straniera. Talabani ha decisamente smentito qualsiasi presenza iraniana. Shazed Saib ha peraltro affermato che la presa di Sulaimanyia è avvenuta con l'appoggio di un «sollevamento popolare» che ha costretto Barzani a ripiegare verso Kirkuk, a Sud del 36° parallelo. Secondo il puk, le cui dichiarazioni sono confermate da fonti dell'Orni a Sulaimanyia, le truppe di Talabani sono entrate nella città senza colpo ferire, considerato che Barzani si era già ritirato durante la notte. La riconquista di Sulaimanyia appare d'altra parte il coronamento di una serie di offensive lanciate dal puk nei giorni scorsi e costantemente smentite dal pdk, il che secondo gli osservatori sembra confermare l'ipotesi che Talabani non abbia usufruito, almeno direttamente, di appoggi esterni che altrimenti sarebbero già stati denunciati. Secondo Shazed, l'appello di Barzani a «a tutti i Paesi potrebbe significare che di nuovo si sta rivolgendo all'Iraq» affinché intervenga. Da Baghdad è giunto un appello al dialogo e «ad allontana¬ re le forze straniere». Il portavoce del puk indica che le forze dell'unione stanno puntando su Koysingiak, dove potrebbero impadronirsi della città «nelle prossime ore». Shazed non ha saputo dire se Talabani, che non si trova ancora a Sulaimanyia, conta di riconquistare Arbil, la capitale curda da cui è stato scacciato all'inizio di settembre grazie all'intervento di Baghdad. Di fatto la facilità con cui le due parti perdono e conquistano territori dipende, secondo gli osservatori, dalla esiguità delle loro forze, circa 15-20.000 miliziani da ciascuna parte, rispetto al territorio. Sin dall'inizio il pdk era parso incerto se spingersi fino a Sulaimanyia proprio per timore di non poter tenere la città con una sufficiente forza di occupazione. La nuova offensiva del puk rovescia di nuovo la situazione e solleva gli interrogativi sulla possibilità di un nuovo intervento iracheno a Nord del 36° parallelo. Ma, secondo gli osservatori, potrebbe anche riaprire mio spiraglio negoziale del quale rischierebbe di avvantaggiarsi Sad5 dam per consolidare :i .|f la sua influenza nella regione. [Ansa] Viaggio su una strada dove la legge vale soltanto se non ti allontani dalla carreggiata d'asfalto L'ex comandante dei mujaheddin: gli ultra non sono altro che un dono della politica Usa e, di appoggi esterni nti sarebbero già stati 5 dam per consolidare :i .|f la sua influenza nella regione. [Ansa] il suo bambino Sotto, una postazione di Taleban a Kabul In alto un curdo in fuga da Arbil con il suo bambino Sotto, una postazione di Taleban a Kabul
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