Tartufo, un debutto a prezzi «calmierati» di Gigi Padovani

Tartufo, un debutto a prezzi «calmierati» Le rassegne di Alba e Asti aprono la stagione '96, si profila un'annata ottima e meno cara del '95 Tartufo, un debutto a prezzi «calmierati» Quotazioni da 150-200 mila l'etto per non andare fuori mercato ALBA DAL NOSTRO INVIATO C'è un antico detto dei contadini di Langa: se la vendemmia è buona, la raccolta del tartufo bianco non sarà ottima. Il «tuber magnatimi Pico», nome scientifico del fungo ipogeo più prezioso del mondo, ha infatti bisogno di piogge, la vite invece teme l'umidità. Quest'anno il proverbio popolare pare smentito: mentre si sta concludendo una vendemmia delle uve nebbiolo di gran livello, i «trifolao» sono soddisfatti. Dice Agostino Aprile, presidente dell'Associazione trifolao di Langa e Roero: «Da una settimana abbiamo un ottimo prodotto, profumato e di buona qualità. L'unico problema è la quantità, ma dopo queste ultime piogge contiamo nella buona raccolta novembrina». Ieri al mercato nel Cortile della Maddalena i prezzi erano più bassi dell'anno scorso: tra le 150 mila e le 250 mila lire l'etto, contro le 300 mila del '95. Commenta il presiden- te dei raccoglitori: «Forse è l'effetto della crisi economica, ma se le quotazioni del "diamante grigio" salgono troppo possono nascere problemi di mercato». La Camera di Commercio di Asti ha anche attivato una «borsa del tartufo», che ogni giorno stabilisce il «fixing» sulle piazze piemontesi, con un numero telefonico: 0141/39.57.79. Oggi è la prima domenica della Fiera nazionale del tartufo di Alba, giunta alla 66a edizione. E' stata inaugurata venerdì e continuerà fino al 27 ottobre. Per ogni weekend nella capitale delle Langhe si attende l'invasione di 150 mila turisti, attirati da quella «magica sirena che è il tartufo», come lo definisce il neo-presidente dell'Ente Turismo Alba Bra Langhe, Giacomo Oddera. «Sugli 800 qruintali raccolti in Italia ogni anno, l'Albese contribuisce con 100-150. Noi abbiamo lanciato il tartufo bianco in tutto il mondo dice Oddera -, un prodotto solo italiano, come il parmigiano reggiano o l'aceto balsamico». Sta nascendo un centro studi di analisi sensoriale per indicare criteri di degustazione, con esperti dell'Università di Udine e di Torino. L'obiettivo è creare un «banco di assaggio», insieme con l'Associazione nazionale città del tartufo, che ha sede ad Alba e alla quale hanno aderito 19 centri di tutta Italia (da Acqualagna nelle Marche a San Giovanni d'Asso in Toscana). Si superano così le guerre di campanile, e non c'è antagonismo verso le «Giornate del tartufo del Monferrato», che avranno il loro clou con la Fiera di Moncalvo domenica 20 e D Mercato d'inverno ad Asti del 16 e 17 novembre. Gigi Padovani I trifolao sono soddisfatti: il prodotto è buono e molto profumato, anche se per ora la quantità è ancora scarsa

Persone citate: Agostino Aprile, Giacomo Oddera, Oddera