Cofferati a Fossa: pensate alla qualità, non ai cambi di Ugo Bertone

Cofferati a Fossa: pensate alla qualità, non ai cambi Cofferati a Fossa: pensate alla qualità, non ai cambi COMO DAL NOSTRO INVIATO Divisi su molte cose, Cgil e Cisl, a partire dalla prospettiva dell'unità sindacale. Ma unite almeno su un punto: Fossa sbaglia a denunciar complotti a favore di una lira innaturalmente forte. «E' un vecchio vizio dei padroni italiani - sorride Sergio Cofferati, segretario della Cgil - quello di amare la svalutazione. Eppure, a lungo andare, le scorciatoie non portano da nessuna parte. Imparino a competere sulla qualità». Sul fronte della crociata anti-lira forte, insomma, la Cgil non intende prestar grande solidarietà. E lo stesso vale per la Cisl, a meno che l'atteggimaneto di Fossa e Federmeccanica sui contratti non cambi. Dice Sergio D'Antoni, segretario della Cisl: «Certo, 0 rientro nello Sme pone dei problemi. L'obiettivo è di trovare un livello del cambio giusto, tenendo ben presente che, se non calano i tassi, il rischio recessione diventa realtà». Non è una posizione molto lontana, a prima vista, da quella degli industriali. Ma in mezzo c'è un fossato per ora incolmabile: il rinnovo dei contratti. «Proprio le difficoltà attuali - continua D'Antoni - dimostrano che l'accordo del luglio '93 funziona. Abbiamo rivalutato la lira, sconfitto l'inflazione e gli industriali, causa una vecchia mentalità, si trovano a disagio. Fossero meno miopi firmerebbero...». Inutile chieder solidarietà sulla lira e i tassi al sindacato, insomma, senza aperture sui contratti. Ma lo sciopero generale è inevitabile? Sergio Cofferati non ha dubbi: «Sì, non vedo alternative. Per ora Federmeccanica non dà segni di vita. E allora sciopero sia. E non tirino in ballo il costo del lavoro: questo è un problema di tutta l'in- dustria, non solo dei metalmeccanici». Pochi metri più in là c'è D'Antoni. Lui preferisce puntar l'indice contro il governo, «colpevole d'aver per ora lasciato lettera morta l'accordo sul lavoro di settembre». I rischi? «Qui vanno affrontate due emergenze: i tassi e l'occupazione. Subito, senza rinviare ad altri esami come vorrebbero il governo e Bankitalia». Uniti contro Fossa, pronti a litigare in punta di spada sull'unità sindacale. Le posizioni, tra Cisl e Cgil, non sono cambiate dopo la risoluzione del congresso della con¬ federazione di Cofferati. Perché? «Caro Sergio - spiega D'Antoni al collega-nemico - non si fa perché la pensiamo diversamente». E aggiunge: «Non sarò certo io a vendere la Cisl alla Cgil». «Caro Sergio, i tempi - ribatte Cofferati - per l'unità sono in gran parte obbligati. Di fronte alla Bicamerale o alla Costituente, anche noi dovremo avere un'idea precisa sul nostro ruolo». «Noi - replica D'Antoni - una proposta l'abbiamo fatta e l'avete bocciata. Ripensateci». Ugo Bertone II segretario generale della Cgil Sergio Cofferati

Luoghi citati: Como, Fossa