La stoccata di Fini«il sostituto ha perso l'occasione di tacere»

e » La stoccata di Fini «Il sostituto ha perso l'occasione di tacere » FIRENZE. La Guardia di Finanza «non ha nulla da aggiungere» al comunicato con cui il corpo ha risposto l'altro giorno alle «illazioni su un presunto spirito di vendetta» che animerebbe gli uomini che stanno lavorando nell'inchiesta di La Spezia. Lo si precisa in ambienti del comando generale a commento delle affermazioni di Piercamillo Davigo, affermazioni - sostengono le stesse fonti - che «a ben leggere prendono atto che la istituzione Guardia di Finanza è sana». Le stesse fonti hanno poi sostenuto che il Comando Generale della Guardia di Finanza «condivide pienamente il principio che i responsabili di fatti men che corretti debbono perciò essere chiamati a rispondere delle loro azioni. Tale principio è condiviso ed esplica la sua afficacia nei confronti di tutti». «Credo che se Davigo ha detto veramente che nella Guardia di finanza va fatta pulizia, abbia perso un'occasione per stare zitto ed abbia espresso un giudizio che sia passibile di censura da parte del Csm che più volte ha invitato i magistrati a non esternare come se fossero uomini politici». E' il giudizio espresso da Gianfranco Fini alle dichiarazioni rilasciate ieri dal Sostituto Procuratore di Milano Piercamillo Davigo. A giudizio di Fini, «sono esistiti senza dubbio episodi di malcostume e marciume nella Guardia di Finanza, come dimostrano non degli arresti ma delle condanne. Così come - ha aggiunto - sono esistiti analoghi episodi, all'interno della magistratura. Ma se tutti si comportassero come il dott. Davigo - ha proseguito il presidente - avremo il comandante generale della Guardia di finanza che accusa la magistratura di vere e proprie sacche di marciume. Per questo - ha concluso Fini - dico che occorre un grande equilibrio per non rischiare di avvelenare e rendere irrecuperabile una situazione già difficile». Intanto An denuncia l'esistenza di un piano per screditare la Guardia di Finanza. «Quanto sta accadendo in queste ultime settimane intorno alle forze di polizia ed alle forze armate -sottolineano i deputati Cola, Fragalà, Lo Presti e Simeone - è davvero allarmante. La sinistra, nel suo tentativo di occupare lo stato, sta cercando in tutti i modi di delegittimare quelle istituzioni e quei pezzi dello stato che non si arrendono e che vorrebbero mantenere un minimo di autonomia. Giorni fa in commissione difesa è toccato al magistrato Brutti dichiarare che nell'esercito dilaga la corruzione, ieri su Repubbli ca la sinistra è partitae all'attacco dei vertici delle Fiamme Gialle». «Il tentativo è di completare la smilitarizzazione delle forze di Polizia e quindi della Guardia di Finanza che la sinistra da tempo vuole trasformare nella 'dependance' della Polizia di Stato e comunque agli ordini del potere politico. Il tentativo non è ancora riuscito con i Carabinieri, ma anche loro sono sotto stretta osservazione o quantomeno se ne chiede il passaggio sotto il ministero dell'interno». Ir. i.l

Persone citate: Davigo, Fini, Fragalà, Gianfranco Fini, Lo Presti, Piercamillo Davigo

Luoghi citati: Firenze, La Spezia, Milano