Berlusconi denuncia parte l'inchiesta

Il procuratore «reggente» Volpari: non possiamo aprire l'indagine se lui si limita ad andare in tv Il procuratore «reggente» Volpari: non possiamo aprire l'indagine se lui si limita ad andare in tv Berlusconi denuncia, parte l'inchiesta Solo domani gli atti ai giudici ROMA. Il comunicato dell'agenzia Ansa è delle 12,10. «Per il momento non c'è aperto alcun fascicolo sulla microspia trovata da Silvio Berlusconi nel suo ufficio. E' stata preannunciata una denuncia, e prima di avviare qualsiasi accertamento l'attendiamo», annuncia il procuratore aggiunto di Roma Giuseppe Volpari, che guida l'ufficio dopo l'abbandono di Michele Coirò. Pochi minuti prima dell'una, il procuratore «reggente» infila l'impermeabile per andare a casa. Scusi dottor Volpari, c'è un presunto caso di spionaggio del capo dell'opposizione, la Procura non procede d'ufficio? «Ho già spiegato quello che avevo da spiegare. Berlusconi ha detto che farà la denuncia, aspettiamo di vederla. D'altra parte i fatti ce li deve raccontare lui, no?». Potreste anche chiederglieli. «Insomma, lei fa il giornalista e io faccio il magistrato. Io non le dico come fare il suo mestiere, e lei non mi dica come devo fare il mio». Ma perdere altri giorni, non pregiudica l'indagine futura? «Il tempo non l'abbiamo perso noi, se ancora non hanno presentato l'esposto vuol dire che nemmeno gli interessati attribuiscono grande importanza al fatto». Quella microspia è un ipotetico corpo di reato, e adesso non si sa nemmeno dove sia. «E che le devo dire? Buona domenica». Il «reggente» se ne va, e la Procura senza capo ha il solito aspetto pre-festivo del sabato. Lo «scandalo» denunciato quasi in diretta tv da Silvio Berlusconi non ha cambiato nulla nelle abitudini del palazzo di piazzale Godio. Il giorno dopo l'annuncio del leader di Forza Italia non c'è nessuna inchiesta, nessun accertamento avviato tramite polizia o carabinieri. Da un ascensore riservato spunta Ettore Torri, un altro dei procuratori aggiunti. Che cosa pensa del fatto che la Procura non s'è ancora mossa per la «cimice» trovata da Berlsuconi? «Non penso niente, ha già parlato Volpari». Ma avete discus¬ so? «Certo, ma poi le decisioni le prende lui». E lei è d'accordo? «La decisione è quella, punto e basta». Un'indagine, con perizie e accertamenti, potrebbe risalire all'origine della microspia. A gennaio, quando saltò fuori la «cimice» al bar Tombini che spiava Squillante, l'inchiesta venne aperta il giorno dopo, e andò avanti anche quando sai scoprì che era tutto regolare. Un terzo procuratore aggiunto, Italo Ormanni, dà qualche veste giuridica a questa diversa scelta. «Stando a quello che scrivono i giornali - spiega Ormanni - l'ipotesi di reato sarebbe quella prevista dall'articolo 615 bis del codice penale, interferenze illecite nella vita privata, che però è punibile a querela della parte offesa, e per di più è di competenza pretorile. Quindi noi non possiamo procedere». C'è chi parla di spionaggio, di diritti politici violati, ma per i dirigenti della Procura non è così. «Lo spionaggio - continua Ormanni - si può ipotizzare contro le istituzioni dello Stato. Berlusconi non è un pubblico ufficiale». Ma è il capo dell'oppozisione, un ex-presidente del Consiglio. «Appunto, un ex. Berlusconi ha i suoi bravi avvocati, che sanno benissimo che cosa si deve fare in questi casi. Se poi lui convoca la conferenza stampa, fa vedere la microspia, la fa toccare, io non entro nel merito della sua volontà però...». Però, più passa il tempo, e più aumenta il rischio che l'esito delle indagini sia almeno in parte precluso. «Certo, ma per volontà della parte lesa, non depli inquirenti. Se uno trova una microspia in casa sua e non chiama la polizia, significa che non vuole chp si facciano le indagini». Nel pomeriggio, le agenzie di stampa diffondono il testo della denuncia che il leader di Forza Italia «ha affidato venerdì 11 ottobre al professor Giuseppe De Luca, suo legale, per l'inoltro giudiziaria». C'è il racconto di come, mercoledì 9, il signor Paolo Izzi e il signor Aldo Puri, della società Sirte Service, nel corso di una bonifica nell'ufficio di Berlusconi in via del Plebiscito, hanno trovato la «cimice». C'è la denuncia della «indubbia gravità del fatto», e della violazione dei «diritti e delle prerogative costituzionali» del capo dell'opposizione al governo Prodi. Infine l'elencazione dei reati, violazione di domicilio e le «interferenze illecite» ricordate da Ormanni, l'ipotesi dell'abuso d'ufficio. La denuncia, precisa Berlusconi, sarà formalizzata domani. Nella serata di ieri, il professor De Luca, il legale del leader di Forza Italia, ha annunciato «che la denuncia contro ignoti per i reati perseguiti dagli articoli 615 bis, 614 e 323 del codice penale sarà presentata alle ore 9.00 alla procura di Roma». Poi una stoccata polemica: «Si precisa peraltro che la presentazione della denuncia è un atto puramente formale che fa seguito alla divulgazione già ampiamente avvenuta in televisione e sulla stampa della notitia criminis». Giovanni Bianconi \ [QUANTE "CIMICI" IN AGGUATO ( Le MICROSPIE possono essere di infiniti tipi, a seconda della funzione che debbono svolgere (trasmissione a lunga o a breve distanza, via telefono, via cavo, eccetera). Ci sono però alcuni modelli particolarmente comuni. Ecco degli esempi. A PACCHETTO DI SIGARETTE. Una microspia compact, tipo quella trovata da Berlusconi, abbastanza rudimentale e facilmente individuabile (proprio per le dimensioni). Consente di trasmettere fino a 200-300 metri, ma in città, dove ci sono molte interferenze di segnali (telefoni, radio eccetera) deve avere una notevole potenza. FRUITORI PRINCIPALI: chiunque voglia fare intercettazioni ambientali a basso costo. A MONETINA. Tipo quella trovata nel bar Tombini di Roma (caso Squillante). E' più sofisticata da un punto di vista elettronico, ma comunque ancora molto semplice. Si usa solo per intercettazioni ambientali in aree molto circoscritte. FRUITORI PRINCIPALI: autorità giudiziarie, mariti gelosi, privati cittadini che abbiano piccoli segreti da carpire. A MOZZICONE DI SIGARETTA. Detta micro-powered bug. E1 facilmente occultabile e ha una potenza molto elevata. Si tratta di un prodotto già abbastanza sofisticato e capace di trasmettere anche a distanza di qualche centinaio di metri (dipende se è posizionata in città o in un luogo aperto). FRUITORI PRINCIPALI: chiunque voglia sapere cosa si fa o si dice in un certo ambiente anche vasto (esempio gli uffici di Pacini Battaglia) A LATTINA DI BIRRA. Si tratta di una macchina abbastanza grande che però ha il vantaggio di poter contenere un registratore al quale connettere, attraverso i fili del telefono, più microfoni in diversi ambienti. Dà una grande affidabilità in quanto è un impianto via cavo e quindi non soggetto a interferenze, però è più difficile da occultare. FRUITORI PRINCIPALI: imprenditori che praticano lo spionaggio industriale. CIMICE TELEFONICA. Grande come l'unghia di un mignolo, può essere nascosta nella spina del telefono e può essere comandata (accesa, spenta, amplificata, eccetera) semplicemente attraverso la linea telefonica. Serve per registrare le telefonate. FRUITORI PRINCIPALI: i mariti (o le mogli) gelosi/e. r

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