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Londra, il singolare omaggio di una donna ad un'amica sterile Londra, il singolare omaggio di una donna ad un'amica sterile Ti faccio un figlio e te lo regalo HLONDRA A messo al mondo un figlio per regalarlo all'amica sterile. Ma la sua storia scavalca i canoni delle gravidanze surrogate: Shirley Farrell, 36 anni, è stata messa incinta da un uomo con cui ha rinunciato di comune accordo ai diritti e alle responsabilità della custodia, in modo da spianare tutti gli ostacoli a un'adozione regolare. La donna, che ha già sei bambini di suo, ha deciso di concepirne uno in più a beneficio di Liz Simons, una casalinga di Leeds che non desiderava altro da undici anni. Tanto basti per questo singolare esperimento di «sorellanza» femminile: le due donne sono felicissime. «Fin dal principio Thomas John non è stato mio ha spiegato Shirley -. Non volevo un altro figlio, questo è sempre stato per Liz. Io ho fatto soltanto da incubatrice». Il loro patto è legale perché la madre biologica non ha voluto soldi, ma la giustizia inglese non permette le adozioni private. Liz Simons e suo marito dovranno dunque fare la trafila di tutte le coppie che si candidano ad adottare: presentare regolare domanda ai servizi sociali, sperare di essere considerati adatti e soprattutto che nessuno passi loro davanti. «Shirley mi ha fatto il più grande dono possibile», esclama commossa Liz, ma i problemi potrebbero essere più grossi di quanto lei abbia il coraggio di immaginare. Nel peggiore dei casi, il bambino, che oggi ha dodici settimane, potrebbe essere dato temporaneamente in affidamento a un'altra coppia in attesa di una decisione del tribunale. Alcuni giuristi suggeriscono che le due coppie sottoscrivano un vero e proprio contratto per stabilire la sorte del neonato, includendo il caso di morte di entrambi i coniugi Simons. Infagottato nella tutina di ciniglia, Thomas John tiene il broncio al fotografo del «Daily Mail» mentre le sue «due» mamme, se lo spupazzano beate. Chissà che cosa avrà da dire, fra qualche anno, lui, il bebé nato per essere regalato. Maria Chiara Bonazzi