Il grande zapping

Inaugurato al Lingotto di Torino: generi diversi, tutti insieme, per un esperimento mai tentato Inaugurato al Lingotto di Torino: generi diversi, tutti insieme, per un esperimento mai tentato SALONE DELLA MUSICA Il grande ATORINO LLE cinque del pomeriggio nel primo padiglione del Lingotto. Il Gruppo —I Rinascimentale Costantino Nigra, un'orchestra di ragazzini, attacca una gentile e dehcata moresca. A cinquanta metri, dietro le alte pareti del Palco Performance, la band di Angela Baraldi fa una prova di suono picchiando duro sulle percussioni. E i ragazzi si assiepano alle porte ancora chiuse. Una follia totale e organizzata. Una sensazione simile a quella descritta da Paolo Maurensig in Canone Inverso quando i giovani allievi del Collegium Musicum si esercitano al violino, tutti contemporaneamente, nelle loro stanzette. Ma basta concentrarsi e le altre musiche scompaiono. Si percepisce soltanto la propria. Se però ci si muove, scatta lo zapping sonoro. Passando fra gli stand le musiche si accavallano, svaniscono e poi ritornano. E' il Primo Salone della Musica. E nasce vincente perché punta sui ragazzi che si nutrono di quello zapping, delle facce dei loro idoli sparate, enormi, sui megaschermi. Che vivono di musiche diverse. Che si sono subito impadroniti di questa magica scatola sonora. Perché erano loro, i ragazzi, che affollavano in maggioranza i grandi padiglioni del Lingotto aperti ufficialmente ieri mattina. Un Salone che parte con l'intenzione di rivolgersi ai consumatori di tutte le musiche e che mette in mostra, in 400 stand, 995 espositori di ogni genere. Ma in un mondo in cui chi suona più forte ha la meglio, inevitabilmente la sensazione è che sia il salone del rock. ; E alle undici di ieri mattina, mentre giganteschi volti di cantanti sorridevano e ammiccavano dai manifesti, e ai superstand delle grandi case discografiche si davano gli ultimi tocchi, nella Sala dei 500 Guido Accornero celebrava il rito di un'apertura che è uscita dalle secche dell'ufficialità soltanto quando Beniamino Placido ha perorato la causa del rock che non deve essere demonizzato. Se è vero, come ha raccontato di avere scoperto, che esiste per esempio un gruppo che si fa chiamare «The New Critics», cioè come una corrente di critica letteraria americana sudista di cui Placido è fervente ammiratore. Per non parlare di quell'altra band, sempre americana, intitolata «They may be Giants», cioè «potrebbero essere giganti». Che, per chi non lo sa, è la frase che pronuncia Don Chisciotte davanti ai mulini a vento. E Placido ha voluto vederci la metafora dei giovani d'oggi, mulini a vento in una società che offre loro poche speranze, ma che, chissà, potrebbero prendere in mano il proprio destino e trasformarsi in giganti. Ma l'importante è che comprino ed. E per invogliarli i discografici hanno presentato ieri mattina uno studio in cui affermano che i ed non sono così cari e se lo sono è perchè «le dimensioni del mercato sono ridotte e il settore, in particolare dal lato della distribuzione, è frammentato». Secondo i discografici «rispetto ad una crescita delle vendite di ed pari all' 11,4 per cento nel mondo e all' 8,1 per cento in Europa nel '95, in Italia si é registrata una cliniinuzione dell' 1,1 per cento». Intanto, fra gli stand, sciama il pubblico e alle tre del pomeriggio le molte postazioni di Internet, allestite dalla Microsoft, sono già tutte occupate: davanti ad ogni video da due a tre persone. Sono navigatorTspeciali. I video sono infatti collegati con i principali siti musicali del mondo. Più in là, allo stand della Siae, documenti d'archivio, lettere di Mascagni e Puccini (in una, ad Adolfo Rericcardi, l'autore di Tosca si congeda scherzoso in versi: «Ti saluto caro Adolfo con salami e mchini, sono Giacomo Puccini che pur sempre pensa a te») mentre a pochi metri (la storia non si ferma) una Mina ventenne sorride dallo spartito azzurro di Una zebra a pois. A pochi metri di distanza dj infiammano la folla lanciando tshirt o rifacendo telegirchini a base musicale. In altri stand radio private trasmettono in diretta dal Salone, e il passante assiste allo strano corto ciruito di ascoltare la trasmissione in alto- pgsVriqbticv parlante e vederne i protagonisti. Più appartati, nel primo padiglione, quello istituzionale, gli stand di teatri d'opera (Firenze, Verona, Genova), la Rai, benemerite accademie musicali. Frequentati senza furia da un pubblico pacato e più maturo, mentre al centro congressi prendono il via i primi incontri «colti» dedicati a Joyce e agli ultimi cinquant'anni di canzoni italiane. Ma è oggi che i dibattiti e i convegni entrano nel vivo. L'appuntamento è con Luigi Berlinguer, Walter Veltroni, Uto Ughi, Angelo Branduardi e discendenti di personaggi famosi come Marina Mahler, la nipote del grande compositore. Sergio Trombetta Migliaia di giovani fra telegiochi e T-shirt: ma il rock trionfa con i suoi idoli che sorridono e ammiccano dai megaschermi E i discografici rilanciano: «I nostri ed non sono cari» Beniamino Placido ha raccontato alla inaugurazione del Salone le sue avventure con il rock americano paure assurde; ma soprattutto, questo Salone tratta la musica con dignità, con attenzione». Sarà difficile che, in futuro, ciò conviva con i Sanremi, i Barnum, i personaggi ambigui con i capelli unti e le mani sudate che ti promettono il successo, firma e ti faccio vincere il Festival. Ciascuno dovrà scegliere. Schierarsi. O di qua, o di là. Scende la sera, fra poco De Gregori comincerà lo spettacolo all'Auditorium, e intanto nell'Arena i Mau Mau e i loro amici marocchini ricreeranno antichi rituali, tentando di valicare i confini della coscienza: due concerti dopo un giorno di musica, chissà se è troppo. E' mai troppa, la musica? Il Principe non se lo domanda di certo: adesso è semplicemente felice, perché dopo un po' d'anni uno si stufa di sprecare la musica sparandola contro i muri sordi di un palasport e allora «è bello suonare in un posto così». Squilla un cellulare, è Elda Tessore sovrintendente del Teatro Regio, vorrebbe incontrare il signor De Gregori, beh, oggi non c'è tempo, ma si vedranno, si parleranno, e la prossima volta di De Gregori a Torino potrebbe essere al Regio, perché no? Quanto sembrano remote le curiose notizie dal Mondo Vecchio, quelli di Sanremo vanno ripetendo in giro che porteranno i Sacri Nomi al Festival, e c'è chi proclama tronfio che Sanremo sdoganerà i cantautori. Boli. Al limite, sarebbero i cantautori a sdoganare Sanremo. Ma a chi importa? Il Principe, sul palco dell'Auditorium, prova e riprova, «hanno ammazzate Pablo, Pablo è vivo», e la voce è tersa e netta e piena, lui incoraggia la band segnando il tempo con la mano, «va bene, ancora una volta "Mannaggia"», e i musici riattaccano alacri, «suona da quindici anni dove lo pagano per suonare / una vecchia fisarmonica gli può bastare...». Uto Ughi è oggi al convegno sulla legge per la musica Bruno Gambarotta parla al dibattito sulla radiofonia Gabriele Ferraris OGGI AL SALONE CONVEGNI ORE 10,30: Gruppo Teatrale Burattinmusica: «Ma quante storie signor La Fontaine». A cura di Agimus (Stand 132-233). Suono e rumore convegno con Bruno Oddenino, e Lorenzo Grimodo (Stand Regione Piemonte). ORE 11: Storie dalla musica: La Genesi, con Angelo Branduardi e Gabriele Ferraris (sala Londra). Segni & Simboli. La musica dall'immagine all'immaginario (a cura di Minimum Fax). Con Gino Castaldo e Serena Dandini (sala Berlino). ORE 12: Editoria e cultura musicale (a cura di De Sono Associazione per la Musica). Con Lidia Bramani, Francesca Camerana, Andrea Fabiano, Giovanni Morelli, Stefano Passigli, Franco Pulcini, Alberto Rizzuti. Precedono: Lorenzo Mainolfi, flauto; Sara Terzano, arpa. Musiche di Marin Marais, Gioachino Rossini, Jacques Ibert (sala Madrid). ORE 14: Conservatorio Vivaldi di Alessandria presenta Progetto Scriptorium con Enrico De Maria. ORE 15: Dalla discografia ai consumatori: la comunicazione che non c'è? Auditorium (a cura di Bmg Ricordi). Coordina: Serena Dandini. Con P. Barbella, Lucio Dalla, Luca De Gennaro, Luca Miraglio, Malcom Pagani, Chiara Pellicciali, Gustavo Pietropolli Charmet, Franco Reali, Gegè Telesforo (Auditorium). ORE 16: Nuovo? Rock?! Italiano! (a cura di Giunti Gruppo Editoriale). Con Marco Mathieu, Riccardo Bertoncelli, Alberto Campo, Gino Castaldo, Luca Morino (Mau Mau). Giovanni Lindo Ferretti (Csi) (sala Berlino). Vocalità nella scuola elementare: ipotesi, progetti, sperimentazione con Nerea Albertini, Loredana Ferrerò, Marina Bertiglia, Francesca Camerana, Claudia Gramaglia Tabbia, Luciano Longo, Gogliardo Palazzi, Sergio Pasteris. Precede e chiude Gianluca Angelino (pianoforte) con musiche di Debussy e Schubert (sala 500). ORE 18: una legge per la musica (a cura di la Repubblica-Musica! Rock & Altro). Introduce Ezio Mauro, coordinano: Emesto Assante e Gino Castaldo (sala Berlino). Con Walter Veltroni, Antonio Bassolino, Luciano Bideri Villevieille, Gerolamo Caccia Dominioni, Bruno Cagli, Caterina Caselli, Lucio Dalla, Serena Dandini, Luca Fomari, Giovanna Melandri, Mario De Luigi, Carlo Fontana, Jean Frangois Michel, Elda Tessore. Storie dalla musica: Mahler (a cura del Salone della Musica). Con Henry Louis De La Grange, Marina Mahler, Enzo Restagno (sala Copenaghen). Musica a scuola. Musica e scuola (a cura del Salone della Musica e del Provveditorato agli Studi di Torino). Con Beniamino Placido, Marina Bertiglia, Luigi Berlinguer, Alberto Conte, Johannella Taf uri, Uto Ughi (sala Londra). i i Serena Dandini )Tecnologie interattive per musica e danza (a cura del Teatro Carlo FeliceDist). Con A. Camurri (sala Madrid). ORE 18,30: Private... di tutto. Le prospettive della radiofonia quando la radio non è Rai (a cura di Radio Flash e Associzione Amici di Radio Flash). Con Eodele Bellisario, Alberto Campo, Carlo Ciavon,, Bruno Gambarotta, Aldo Grasso, Mixo, Sergio Ferrentino, Gianni Riso e Alex Peroni (sala Copenaghen). ORE 19: Storie dalla musica. In concerto: chi viene e chi va (a cura del Salone della Musica). Con A. Pirelli, C. Trotta (sala Lisbona) ORE 21: Viaggio nel tempo immobile (a cura di Einaudi). Con Roberto Vecchioni (sala Londra). CONCERTI ORE 11: Le chiavi della musica: la musica classica (a cura dell'assessorato per ie Risorse Culturali e la Comunicazione della Città di Torino, del Salone della Musica e del Conservatorio G. Verdi di Torino). Introduce Carla Moreni. Coro da Camera e Orchestra Sinfonica del Conservatorio Giuseppe Verdi (Giovanni Maria Lori e Giancarlo Gazzani, direttori). Musiche di Felix Mendelssohn-Bartholdy (Auditorium). L'assessorato al Sistema Educativo della Città di Torino presenta Archita, Nervi Tesi (palco performance). ORE 14: De Sono Associazione per la musica presenta il Quintetto a fiati Antonin Reicha con Lorenzo Mainolfi, Elena Miglietta, David Minetti, Stefano Giachino, Deborah Vallino. Musiche di Franz Joseph Haydn e Darius Milhaud (Sala 500). Dynamo Sound presenta Touristes (palco performance). ORE 15: David Minetti, clarinetto, Ilaria Schettini, pianoforte. Musiche di Liszt e Skrjabin (Sala 500). Concerto degli allievi delle scuole medie Straneo di Alessandria e Bella di Acqui (stand Regione). ORE 15 e 19: «Caffè concerto», al piano E. Fornero (stand 132-233). ORE 16: Fondazione Jules Laforgue presenta Laboratorio Musicale del Graal in «Magia della musica del Nord». R. Nattero, voce e tastiera. G. Barbadoro, flauto, L. Colarelli, cornamusa, arpa celtica, chitarra, A. Lesmo. bouzuki e tastiere (palco performance). Musica '90 Techno Trance, rassegna video (Autechre, Ken Ishii, No Happy End, La Fura dels Baus). Alle 19 presentazione di Transes - il passato remoto della Musica del Futuro con P. Modugno e M. Lorrai; dalle 21 Trance Planetarie, rassegna di video e "' etnomusicali (spazio Regione). O Roberto Vecchioni ( )ORE 17 e 21: «Musiche da film», quintetto Cdmi. A cura di Agi muse Cdmi (stand 132-233). ORE 17,15: concerto Bandamanera (stand di Radio Flash). ORE 17,30: Alla ricerca dell'aria perduta con i bambini del Centro Jazz (Spazio Regione). ORE 18: Tenaxound, il suono acustico di Quasar (stand 331). Cgd East West-Warner Music presenta Unarazza (palco performance). ORE 19: L'Associazione De Sono presenta Quintetto con pianoforte. Piergiorgio Rosso e Daniela Godio (violini), Bruno Boano (viola), Massimo Polidori (violoncello), Antonio Valentino (pianoforte) suonano musiche di Brahms (Sala 500). ORE 20: Quartetto d'Archi di Torino: Giacomo Agazzini, Umberto Fantini, Andrea Repetto, Manuel Zigante. Musiche di Maurice Ravel (sala 500). Casa Musicale Sonzogno presenta Giovanni Sollima, violoncello solista, Ensemble Soni Ventorum (palco performance). ORE 21: Istituto di Musica Antica «Stanislao Corderò di Pamparato» presenta Academia Montis Regalis: Enrico Gatti, direttore. Musiche di Antonio Vivaldi: Concerto in si minore per quattro violini, violoncello obbligati, archi e continuo op. 3 n. 10; e di Francesco Geminiani: La foresta incantata (Auditorium). Tenaxound presenta il primo fan club After Dark (stand 331) Sonate (Boccherini e Scarlatti) con M. Salizzoni al violoncello e G. Paronuzzi al piano; Emanuele Fornero al piano: Joplin Gershwin, Bemstein, Monicone (Padiglione 1, Comune di Torino). ORE 21: Antonello Manacorda violino e Elda Laro, pianoforte eseguono musiche di R. Strauss; Antonello Manacorda • Francesco Manara al violino eseguono musiche di Bartók; Trio Johannes (Claudio Voghera, Francesco Manara, Massimo Polidori). Musiche di Johannes Brahms. ORE 21,30: Max presenta Yo Yo Mundi, Rossomaltese, Marlene Kuntz in «Max Generation: la musica che cambia» (Arenai ORE 22: Heineken: Treves Blues Band (palco performance)