«Basta con le sfilate»

Kenzo si limita a una conferenza stampa: «Io salto un turno, perché voglio riflettere» Kenzo si limita a una conferenza stampa: «Io salto un turno, perché voglio riflettere» «Basta con le sfilate» Rivolta a Parigi, la moda va in tilt Sarah Fergusson arriva nel palazzo del comune di Parigi per assistere alla sfilata di Castelbajac proprio mentre il sistema moda va in tilt. Nella Ville Lumière tira aria di bufera. Le passerelle rischiano di saltare per overdose di presentazioni. «Non sfiliamo più», insorgono i sarti calando il sipario sugli abiti. «Basta con questo ciclo infernale, fine delle collezioni buttate in pasto ai copiatori sei mesi prima. Stop ai media che parlano di tendenze trasmettendo le immagini dei vestiti con troppo anticipo rispetto al loro arrivo sul mercato. Voglio riflettere, salto un turno», dice Kenzo, che ieri ha sostituito il défilé con una conferenza stampa. Quando tornerà sul podio - assicura il designer giapponese (550 miliardi di fatturato globale) - lo farà a porte chiuse. Soltanto per i compratori. Sbarrato l'accesso a televisioni e quotidiani. Anche Ungaro è stufo: «Vorrei sfilare due volte l'anno, la couture insieme al prèt-à porter. Dando un'immagine globale delle proposte di stagione. Anticipare è nocivo. La gente vuole vedere e comprare i capi che sono nei negozi. Se ne frega di sapere che cosa metterà in futuro. La mia preposta, condivisa anche da Thierry Mugler, verrà esaminata della Chambre Syndacale de la Mode». Saint Laurent negandosi al grande pubblico ha indicato ai colleghi la svolta del settore? «Anch'io tre anni fa feci come lui - sottolinea Ungaro -. Non è questo il punto. Occorre un cambiamento radicale». Il malcontento serpeggia. Christian Lacroix, poco convinto, ieri è tornato al Carrousel. L'esperienza della scorsa stagione nella sala del Musée des Arts Decoratifs, con tanto di blackout, gli brucia ancora. «Il Carrousel non sarà il massimo, ma almeno dal punto di vista tecnico funziona.». Sgrana gli occhi la platea di fronte alla femme-Lacroix, una selvaggia cortigiana indecisa fra disegni tribali e merletti settecenteschi. Eccola la afro-cocotte, un po' sexy e un po' cafona, contenta di mischia re stili di epoche diverse. Lei, donna da letto, da raffinata alcova, indossa slip e reggiseno cosparsi di piccoli volant, vesta glie di velo nero. «E' un omaggio alle parigine seducenti per eccellenza. La moda non è solo orli, qualche volta deve far battere il cuore», confida Lacroix. Alla lasciva cortigiana in caccia di amanti si contrappongono le mogli di «Bokassa». Sublimi creature vestite di sarong primitivi e piume. Anche il turco Rifat Ozbeck prodotto dalla Aeffe di Cattolica - va in scena con la «sua Africa» E' tutta nera la sua bellissima collezione. Ispirato dal vecchio film «Misfatto Bianco», con Greta Scacchi, Ozbeck traduce in .abito i souvenir dei ricchi inglesi che vivevano in Kenya negli Anni Venti. Fra abiti da debuttante e dettagli Masai nasce un genere aggressivo. Parei e tuniche, an nodati su una spalla scoprono un seno, come usano le guerrie re. Mentre collane di perle serrano gambe e braccia sposando si a vestine trasparenti realizza te da un patchwork di tessuti Sotto, un campionario di tanga ma anche il nulla. Perché, tanto il pube si può mimetizzare con ricami e frange. «Non metto le tette sul balco- PARIGI DAL NOSTRO INVIATO DUE GIORNI DI BELLO. Avanza l'alta pressione atlantica, il tempo migliora, ma sarà una breve parentesi, limitata a oggi e domani. Nel corso della giornata di domenica infatti le regioni nordoccidentali e la Toscana saranno raggiunte dalla parte più avanzata di una perturbazione atlantica. Prenderà così il via un nuovo peggioramento del tempo destinato a propagarsi, tra lunedì e martedì prossimo su tutta la penisola. Tendenza per dopodomani. Sulle regioni nordoccidentali e sulla Toscana nuvolosità irregolare in via di intensificazione con possibilità di qualche pioggia. Tra i big anche Ungaro denuncia «Anticipare è nocivo La gente vuole vedere e comprare i vestiti esposti nei negozi» ne», commenta Ungaro disgustato dal nudo dilagante: «Preferisco sognare una donna meno sfacciata». Sharon Stone condivide. La star ha perso la testa per due abiti di Ungaro, tanto da MA I MAGHI DEL MADE GIORGIO ARMANI. «La moda non può fare a meno della passerella per tre motivi. In primo luogo l'esigenza della stampa di vedere in modo conciso le idee dei sarti. L'altro aspetto riguarda i compratori che spesso dopo il défilé aggiungono acquisti alle scelte effettuate in precedenza. Infine non esiste un modo che dia allo stilista lo stesso incentivo per essere stimolato». DOPPIO AMORE NELLO SPORT LMILANO A palla è rotonda, al cuor non si comanda e a «Chi» non si sfugge. Tre verità a prova di smentita per il bomber del Milan Marco Simone, che ha cercato di tener nascosto in tutti i modi che sta per sposarsi e con chi. E, naturalmente, non ci è riuscito. Il settimanale diretto da Silvana Giacobini oggi in edicola ha scoperto tutto, e non si tiene certo il segreto per sé. E c'è pure Alberto Tomba, un altro bel partito dello sport italiano che vede i fotoreporter come fumo negli occhi, a trovare svelata su quelle stesse pagine la sua ultima fiamma, tenuta inutilmente nascosta. Ma torniamo all'attaccante del Milan. Si apprende che la fortunata promessa sposa è nientepopodimeno che la signorina Carla Liotto, più nota come la ragazza che, stufa di fare l'operaia e di uscire con coetanei squattrinati, voleva sposare un miliardario: e lo confessava, con santa ingenuità e sincerità, dalle poltroncine del Maurizio Costanzo Show. Costanzo la prendeva un po' in giro, gli altri ospiti pure e il pubblico rideva, ma lei il miliardario l'ha trovato davvero. E non è neppure vecchio né brutto. OGGI. Su tutte le regioni si alterneranno ampie zone di sereno con annuvolamenti temporanei, più probabili sulla Sardegna, sulle coste tirreniche e sulle zone appenniniche del Centro-Sud. La tendenza sarà verso una estensione delle zone di sereno. 8anchi di nebbia sulla Pianura Padana. Mai vip continuano ad affollare gli show da Sarah Ferguson a Sharon Stone, che vuole subito per sé due modelli scapicollarsi a Parigi per averli subito (forse li metterà la notte degli Oscar). E mentre la maglieria di Sonya Rykiel raccoglie applausi, la stilista annuncia che girerà un film con Claudia Cardi¬ IN ITALY: SENZA PASSE VALENTINO. «Abolire le sfilate? Mi annoierei da morire. Due show all'anno ammazzano la fantasia degli stilisti. Senza vedere gli abiti in passerella non potrei avere il riscontro del mio lavoro. La sfilata è come un continuo esame, una verifica spietata eppure fondamentale per i sarti. E' il motore che muove tutto un processo di creatività». Sopra Alberto Tombacon Carla Liotto iper nale: «Riches Belles et Cruelles». John Galliano inventa un accampamento di zingari per ambientare il suo show. Di lui e di Alexander Me Queen si parla sempre di più. A Me Queen è stato offerto il paradiso: disegnare Givenchy. Ma fama e business lo lasciano indifferente: «Non credo che accetterò, troppa responsabilità. Troppa fatica». Grassottelle come il maialino Porkys, aria da studente goffo, racconta: «Continuerò a disegnare la mia linea. Che è di forte impatto. Mi piace riflettere i disagi sociali sui vestiti. Per esempio con le immagini della Bosnia devastata. Il clima frivolo della moda mi fa schifo». Antonella Amapane RELLA SI MUORE ROMEO GIGLI. «Un abito in showroom è morto. Non è moda. Io firmo tutto, dai vestiti alla regia dello show. La passerella è un teatro, una commedia che deve trasmettere emozioni. Per questo motivo cerco sempre spazi insoliti, magici, in sintonia con l'idea di donna, con la storia che voglio raccontare quella stagione. Tutto questo contorno non è superfluo». Lo rivela « , a destra Simone concessione di .chi.] Chi»: flirt di Tomba con la «signorina Peroni»

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