Asti: l'assassino l'aveva contattata rispondendo a una richiesta di impiego pubblicata dalla giovane

Asti: l'assassino l'aveva contattata rispondendo a una richiesta di impiego pubblicata dalla giovane Asti: l'assassino l'aveva contattata rispondendo a una richiesta di impiego pubblicata dalla giovane A sinistra, il furgone che porta via il corpo della ragazza uccisa. A destra, il procuratore di Asti Sorbello e la vittima Lorena Veronese, 22 anni. In basso, l'inserzione per la ricerca di lavoro 111111 Niente. Giovedì mattina un cercatore di funghi entra nel bosco di Bricco Roasio, non lontano da Sessant. Percorre un sentiero e raggiunge uno spiazzo molto frequentato dalle coppiette. Lì, ai piedi di un albero, vede un corpo: è quello di Lorena. E' completamente vestita. Sulla testa ha un sacco di plastica nero. Il medico legale constaterà che non ci sono tracce evidenti di violenza carnale. Ha invece un solco intorno al collo. Causa della morte: strangolamento. Altri segni li ha sui polsi, potrebbe essere stata legata. L'omicidio è avvenuto altrove, poi il cadavere è stato trasportato nei bosco. Le scarpe erano ancora lucide, nessuna traccia di fango. Momento presunto della morte: la sera di mercoledì. Dal momento della scomparsa a quello della fine, almeno trenta ore, in compagnia dell'assassino. Preferibilmete «in Sessant» o zone circostanti, dato che chi ha portato il corpo a Bricco Roasio conosceva bene quei boschi e chi ha risposto all'inserzione conosceva altrettanto bene la condizione di una famiglia che realmente esiste nel piccolo paese sulla collina. Nella sera di ieri anche gli inquirenti hanno ristretto il campo di indagini: una lunga perquisizione viene effettuata in casa del «milanese con anziana a carico», si rovista nei cassonetti della spazzatura alla ricerca dello zainetto di Lorena, si cerca tra le auto parcheggiate lungo la stradina quella che abbia i pneumatici in grado di lasciare nel fango le stesse impronte rilevate a Bricco Roasio. Ad Asti, nella chiesa del Sacro Cuore, gli amici e i familiari pregano in una messa alla memoria di Lorena. La madre ricorda con stupore che, pochi giorni fa, la ragazza le aveva detto: «Se muoio voglio essere messa in una bara bianca, me lo prometti?». Senza una ragione che non appartenga al mondo imperscrutabile dei presagi. Lei non aveva promesso. Come si fa a promettere una cosa del genere a una figlia di 22 anni? Invece eccola lì, alla vigilia di un funerale. Domani ci sarà l'autopsia. Ci sarà odore di cetriolini intorno a casa di Lorena. E, forse, l'annuncio «assassino cercasi» troverà la persona giusta. Gabriele Romagnoli Come tutti sanno, per combattere l'iperacidità bisogna intervenire con principi attivi che neutralizzano rapidamente l'acido in eccesso nello stomaco: quindi con un antiacido appropriato. Oggi possiamo contare sull'Antiacido Giuliani: una formula efficace, frutto dell'esperienza Giuliani in campo gastro-intestinale, Basta una compressa - masticabile e di sapore gradevole - per neutralizzare in pochi minuti l'acido in eccesso. Ma non solo: nella sua formulazione è presente anche un principio attivo capace di ridurre il gonfiore di stomaco e quelle fastidiose eruttazioni. In più l'Antiacido Giuliani non contiene sodio e quindi può essere assunto con tranquillità anche da chi ha la pressione alta o soffre di disturbi cardiaci. Chiedetelo al vostro Farmacista e. ogni volta che il bruciore si fa sentire, prendete subito una compressa: in pochi minuti l'iperacidità sarà solo un ricordo. E' un rr,edil sintomo

Persone citate: Bricco Roasio, Gabriele Romagnoli, Giuliani, Lorena Veronese, Sorbello

Luoghi citati: Asti, Lorena