«Quella cena con boss e attori» di Francesco La Licata

«Quella cena con boss e attori «Quella cena con boss e attori » L'ex padrino: alVExcelsior anche Franco e Ciccio GIUSTIZIA Di Carlo racconta di aver saputo di due incontri fra Giulio Andreotti e i cugini Nino e Ignazio Salvo, gli esattori mafiosi di Salemi che il senatore dice di non aver mai conosciuto. Uno di questi incontri sarebbe avvenuto a Roma, nel 1981. Una bella storia, quella scritta a verbale da «Franco». All'origine - dunque - della presenza a Roma di Di Carlo, dei Salvo, ma di tanti, tanti altri amici ed amici degli amici, c'era un avvenimento particolare: il lancio del fibn «Panna, cioccolata e paprika». Opera prima di Giuseppe Greco Castellani (sceneggiatore), regia di Michele Massimo Tarantini, protagonisti Barbara Bouchet e Renzo Montagnani. Evento su evento: il ritorno in coppia di Franco Franchi e Ciccio Ingrassia, insieme per l'ultima volta e dopo un lungo divorzio. Ma perché tanto interesse degli uomini d'onore per l'avvenimento? Per il semplice fatto che con quel film iniziava la (non fulminante) carriera cinematografica di Giuseppe Greco Castellani, figlio di Michele Greco, detto il «papa», sceneggiatore, produttore e, nel '91, anche regista di un E' polemica a V contestatissimo soggetto sui «ragazzi di vita» di Palermo. Ecco perché all'Hotel Excelsior di via Veneto, c'era tutta la «crema» di Palermo. E non poteva mancare Di Carlo, forse il più mondano dei mafiosi. Indimenticabili le serate al «Castello» di Trabia, sotto lo sguardo indulgente del principe Vanni Calvello di San Vincenzo e con la partecipazione straordinaria di Peppino Di Capri, applaudito da don Michele Greco in persona. «Franco» parlò a lungo con Nino e Ignazio Salvo. Neppure loro potevano sottrarsi al «dovere» di festeggiare il rampollo di don Michele. D'altra parte al film avevano in qualche modo collaborato, mettendo a disposizione della produzione la loro «Mercedes 500», allora ricercatissima e costosissima «chicca», la cui targa fini immortalata nella pellicola per la gioia degli investigatori. Poi si salutarono e Nino e Ignazio confidarono a «Franco»: «Stiamo andando da Andreotti». Di Carlo, per discrezione, non chiese oltre ed accompagnò i due cugini ai taxi. Francesco La Licata Venezia Bari, ha 17 anni

Luoghi citati: Palermo, Roma, Salemi, Trabia, Venezia