«Giuste le limitazioni»

«Giuste le limitazioni» «Giuste le limitazioni» ROMA. «L'invito del Consiglio di amministrazione Rai a limitare il numero delle vicedirezioni delle testate giornalistiche sembra opportuno, giusto e innovativo». Lo sostiene Giovanna Melandri, responsabile delle politiche della comunicazione del pds. Dopo aver ricordato che «oggi vi sono quattro vicedirezioni al Tgl, cinque al Tg2, sei al Tg3, sei alla Tgr e nove al Gr», Melandri afferma che «è difficile immaginare che questi organigrammi servano al funzionamento di qualsivoglia azienda editoriale, bensì al mantenimento di strutture burocratiche e macchine clientelali». [Ansa] scelti dai direttori, che incontrino la fiducia e basta». Fin qui Siciliano. Che sulla vicenda delle telepromozioni nata dal caso Efeso-Ferrovie e dai miliardi presi dalla Rai, informa che il direttore generale Iseppi riferirà la settimana prossima in Vigilanza. E precisa che convenzioni e contratti con enti pubblici sono comunque «un'eredità delle precedenti gestioni» ed «è compito della nuova dirigenza verificarne la liceità e prendere eventuali provvedimenti». «La presidenza sarà inflessibile in caso di scorrettezze ma cercherà di tutelare in ogni modo l'azienda e l'immagine dei professionisti», insiste Siciliano. Mani avanti dunque. E una tirata d'orecchio indiretta a Brancoli, quando la nota ag¬ giunge che «si ritiene altamente scorretto, per chiunque lavori in Rai, usare comportamenti o fare dichiarazioni che possano danneggiare l'azienda». Detto questo, la stessa nota informa che «c'è stato un chiarimento con Rodolfo Bran¬ coli», che ciascuno «ha chiarito le proprie ragioni» e «c'è più di un accordo». A quanto si sussurra a Saxa Rubra il compromesso verrebbe trovato o con tre vicedirettori o, più probabilmente, con due soli vice «generalisti» (e i nomi che si fanno

Persone citate: Brancoli, Giovanna Melandri, Iseppi, Melandri, Rodolfo Bran, Siciliano

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