Consulenze d'oro del Secit? «Nomine legìttime»

Consulenze d'oro del Secit? «Nomine legìttime» Consulenze d'oro del Secit? «Nomine legìttime» Ma per ilpm di Roma i superispettori non possono assumere altre cariche ROMA. Consulenze d'oro del Secit? Macché, «nomine legittime, anzi addirittura dovute»: è il commento stupito all'avviso di garanzia per abuso di ufficio che l'ex presidente del Consiglio Giuliano Amato e due ex ministri delle Finanze Augusto Fantozzi e Franco Gallo si sono visti recapitare. I tre indagati avrebbero concesso consulenze illegittime all'attuale direttore del Secit, Alberto Cozzella e al suo predecessore, Luigi Mazzillo, per la nomina dello stesso direttore del Secit nel «comitato giochi» e nel «comitato consultivo per la riscossione». E' stata una denuncia dei superispettori del Secit, Mario Casaccia e Bruno Porreca, e del direttore dei Monopoli di Stato, Ernesto Del Gizzo, a provocare l'iscrizione sul registro degli indagati. La procura di Roma, che ricevette la denuncia circa un anno fa, ha inviato il fascicolo (rimasto aperto fino a poco tempo fa contro ignoti) al tribunale dei ministri. «Tutto regolare», spiegano i tre indagati. E il ministro Fantozzi auspica «un rapido confronto con la magistratura» per «chiarire l'infondatezza giuridica della vicenda». Anche perché le nomine «erano addirittura dovute in base a un regolamento delegato del precedente governo, regolarmente approvato e registrato». Il professor Amato si rifa alle precisazioni di Fantozzi. «Sono stato Ministro delle Finanze ad interim per pochissime settimane alla vigilia delle dimissioni del mio Governo, che si sapeva sarebbero venute dopo il referendum dell'aprile 1993. Non ho quindi mai partecipato ad attività preparatorie dei provvedimenti sottoposti alla mia firma in quelle settimane. I funzionari delle Finanze che mi assistevano avevano il compito, in primo luogo, di assicurarmi sulla legittima degli atti che mi portavano. Se ho firmato una delle nomine di cui si parla - sottolinea Amato - è perché mi era stata data certezza della loro legittimità, per le ragioni che vedo spiegate da Fantozzi». Ma secondo i pm Vincenzo Barbieri e Giuseppe Saieva, Cozzella e Mazzillo sarebbero stati membri di due enti pubblici - appunto il comitato generale per i giochi e la commissione riscossione contributi nonostante la legge 146/80 vieti a tutti i super-ispettori del Secit di assumere cariche di qualsiasi tipo, pubbliche o private, per evitare che possano essere condizionati nella loro attività di controllo del Fisco. Le due nomine furono fatte attraverso quattro decreti: uno firmato da Amato, uno da Gallo e gli ultimi due da Fantozzi (ministro del precedente governo). E quindi, in applicazione di un regolamento interno ministeriale che metteva in pratica un decreto presidenziale firmato nel '92 da Francesco Cossiga. Un regolamento di riorganizzazione dell'amministrazione finanziaria che, però - fanno notare in procura - sarebbe in contraddizione con la stessa legge istitutiva del Secit. Ma il ministero delle Finanze insiste sulla regolarità e la legittimità delle nomine. E a riprova, ricorda che il decreto presidenziale in questione, tra l'altro, ha avuto e ha un parere espresso dal Consiglio di Stato il 6 febbraio '92 ed è stato registrato dalla Corte dei Conti. Amato, Fantozzi e Gallo vittime della burocrazia? [st. ci

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