LA SVOLTA DELLA DESTRA

LA SVOLTA DELLA DESTRA LA SVOLTA DELLA DESTRA A sinistra: Massimo D'Alema A destra: Gianfranco Fini CROMA REDO che dei nostri solo Mirko Tremaglia ha firmato il documento Veltri di solidarietà al pool. Ma lui è un giustizialista, un amico personale di Di Pietro. Lui su questo argomento ha una posizione pro-politica. Ma i miei perché avrebbero dovuto firmarlo? Innanzitutto è un'iniziativa che è partita dalla maggioranza. A questo bisogna aggiungere che la nostra posizione in materia di giustizia è complessa. C'è il problema delle separazioni delle carriere, delle funzioni, del carcere preventivo, altre procedure da rivedere... Insomma, ci sono tante cose che debbono essere valutate. Diciamoci la verità, se si vanno a vedere nel merito fra le nostre proposte e quelle di Forza Italia sulla giustizia c'è poca differenza». Appoggiato a una colonna di Montecitorio, il presidente di Alleanza nazionale, Gianfranco Fini, spiega perché non bisogna giudicare il suo partito tutto filo-giudici. Anzi. E dai ragionamenti che fa, dai problemi che pone, ci si accorge che ci sono molti punti di contatto con le posizioni di D'Alema. I due partiti, infatti, su versanti diversi, sono stati i maggiori alleati della magistratura, ma adesso piano piano, con il ritorno della politica seguendo una traiettoria simile, stanno maturando una posizione più problematica. Forse davvero in Parlamento sta cambiando l'aria. Dopo la sortita dell'altro ieri anche Elio Veltri, l'uomo di Di Pietro, è tornato alla calma. I giornalisti che sono andati da lui per registrarne uno sfogo, un'altra sparata, sono rimasti delusi. Veltri si (! limitato a ironizzare sul famoso partito dei giudici guidato dal ministro dei Lavori Pubblici per dimostrare che son tutte fandonie: «E come se esiste questo partito! - è stata la sua presa in giro ai cronisti -. Il programma prevede marijuana libera e donne per tutti». Insomma, anche lui ha capito che in Parlamento, al di là delle dichiarazioni di questo e di quello, non c'è aria di mobilitazione. Ieri anche Ciriaco De Mita si è divertito a prendere in giro i firmatari del documento: «Basta vedere chi c'è là dentro - ha detto ridendo l'ex segretario della democrazia cristiana Bianchi, Staiano, Federico Orlando. Tutti poveretti gente che se non avesse da urlare viva Di Pietro non saprebbe cosa dire». Mentre le inchieste stanno mettendo sottosopra il mondo della finanza, nella politica piano piano qualcosa sta cambiando. Il pds ha cominciato ad affrontare seriamente il problema e ieri il re¬