AL COMPUTER IL PROTOTIPO DELL'UOMO di Paolo Guzzanti

AL COMPUTER IL PROTOTIPO DELL'UOMO AL COMPUTER IL PROTOTIPO DELL'UOMO TNEW YORK IUSFERIMENTO completato: sezione dopo sezione, fettina dopo fettina, i due cadaveri sono stati tradotti in elettronica e sepolti in modo ordinato sulla rete. Potete da adesso cercarli su Internet, oppure comprarvi un ed rom per meno di cinquanta dollari. Occorre però che il computer sia dotato di un programma speciale in grado di prendere in consegna quelle sottilissime sembianze umane (1800 per il maschio e 5000 per la femmina) e farle ruotare trasformandole sullo schermo in immagini tridimensionali. Sono stati necessari quasi dieci anni di lavoro alla National Library ol Medicine per portare a termine il grande progetto anatomico chiamarli l'ìsìble Human, ma da adesso chiunque voglia sapere come e fitto un essere umano, sezione per sezione, può farlo in casa davanti a! videe). L'evento è straordinario, ma rischia di essere scambiato per una curiosità, o una mostruosità un po' macabra. In realtà si tratta di un tatto che apre un'era assolutamente nuova, perche ne chiude per sempre un'altra: quella del rapporto fisico e distruttivo, angoscioso ed enigmatico dell'essere umano vivo con l'essere umano morto trasformato in oggetto di studio. Fino alla fine del Settecento e alla Rivoluzione francese, anatomisti e pittori, scultori e chirurghi si sono dovuti procurare i cadaveri rubandoli nel camposanto della chiesa, sotto le lastredi marmo e nelle fosse comuni, prezzolando guardiani e becchini e sempre con il rischio di essere condannati e giustiziati per profanazione, per stregoneria e altri delitti oscuri. Il secolo XIX ha visto nascere e svilupparsi la grande anatomia moderna sui tavoli di disse- Paolo Guzzanti CONTINUA A PAG. 2 SECONDA COLONNA