Contratti ad alta tensione di Enzo Bacarani
Federmeccanica: così non si chiude. Verso nuovi scioperi Federmeccanica: così non si chiude. Verso nuovi scioperi Contratti ad alta tensione D'Antoni: il governo si pronunci TORINO. La Federmeccanica non si sposta di un millimetro dalla sua linea e i sindacati stanno studiando l'impostazione di una strategia che possa dare frutti per riuscire a firmare il rinnovo del contratto riguardante la parte economica: sciopero nazionale su un piatto della bilancia e richiesta di un incontro con la controparte sull'altro. Mentre il segretario della Cisl, Sergio D'Antoni, chiede a Prodi di pronunciarsi per mettere line «ai tatticismi della Federmeccanica». Ieri Michele Figurati, direttore generale dell'associazione degli industriali metalmeccanici, è stato chiaro: «Se il sindacato ha chiesto un incontro vuol dire che avrà valutato che le condizioni sono cambiate». Come dire: sia ben chiaro che per noi la situazione non è mutata, le richieste dei metalmeccanici sono per noi onerose. Troppo rigidi gli industriali? Secondo il direttore di Federmeccanica, no. La posizione dell'associazione «è coerente con l'accordo interconfederale del 23 luglio del '93. Non ci siamo mai posti il problema di uscire fuori da quella intesa». Più rigida la posizione del direttore generale della Confindustria, Innocenzo Cipolletta: i sindacati vanno contro l'accordo del '93 e di fatto lo sospendono perché «di quell'accordo prendono solo quello che fa loro comodo, e questo non è corretto». Da questa situazione, a giudizio di Cipolletta, «si esce applicando nella sua integrità l'accordo del '93, che prevede che quando si va a ne- Sergio D'Antoni proposte formali da parte di Federmeccanica, ci troveremo di fronte ad un tentativo, a questo punto esplicito, di violare l'accordo del luglio '93. Da qui l'esigenza di allargare il fronte delle iniziative». Intanto i sindacati dei metalmeccanici piemontesi (Firn, Fiom, Uilm) porteranno alla riunione unitaria degli esecutivi nazionali che si svolgerà domani a Roma la proposta di uno sciopero nazionale di otto ore il 15 novembre, quattro ore di sciopero articolato entro il 31 ottobre e una nuova fase di mobilitazione nello sciopero delle ore straordinarie con presidi di massa nei più importanti stabilimenti. Enzo Bacarani
Persone citate: Cipolletta, D'antoni, Innocenzo Cipolletta, Michele Figurati, Prodi, Sergio D'antoni
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