La Stampa - Consultazione Archivio

I sopravvissuti: traditi dalla pista e dai motori I sopravvissuti: traditi dalla pista e dai motori «I due piloti hanno tentato inutilmente di riprendere quota» chi delle campane a morto hanno annunciato la fine della funzione funebre. Il loro suono è stato coperto dal rombo del motore. «Oramai siamo abituati ai jet. Ma quell'aereo sembrava dovesse passare proprio dentro la cattedrale», racconta Giuseppe Piatta, 79 anni. Era in chiesa, per il funerale dell'amico. Giuseppe Piatta abita in via Roma, nella periferia del paese. «Era una casetta ad un piano, davanti c'era un giardino, pieno di fiori d'estate», mormora. Si passa una mano sul volto: «Ora la casa non c'è più. L'ha tranciata un'ala dell'Antonov. E nel crollo della villa ha rischiato di morire anche mia moglie, Gaetana Farinelli». Nonna Gaetana, 74 anni, è ricoverata al'ospedale di Ciriè. Racconta: «La casa ha cominciato a tremare. Le vibrazioni erano accompagnate da un rombo sempre più forte. Sono corsa alla finestra. Ho spostato la tendina. L'aereo era lì, davanti a me». A meno di duecento metri: «La carlinga, le ali, i motori. Tutto era davanti a me. E si avvicinava, diventava sempre più grande. Poi un boato. Il tavolo della cucina si è alzato, mi ha travolta. La terra si è aperta sotto i piedi. Mi sono trovata travolta dai mattoni, dai calcinacci. Nell'aria fumo e odore di bruciato». L'Antonov, privo di un carrello e dell'ala sinistra, ha percorso ancora trecento metri, tranciando alcuni alberi. Gio- Un'altra veduta dell'aereo russo precipitato ieri mattina vicino a Caselle dopo una manovra sbagliata di atterraggio vanna Perucca, 63 anni, ha vissuto quei pochi istanti come in un incubo. Era nel cortile della cascina della sorella Maria, che viveva con il marito Fiorentino «Fiore» Martinetto, in via Bruna 13. Sono morti tutti e due. La Perucca è ricoverata all'ospedale di Ciriè. «Stavo andando nella stalla dove mia sorella accudiva alle mucche. Quel boato. Era fortissimo. Poi uno scoppio. Mi sono girata. L'aereo era lì, a pochi metri. Un'ala stava volando via. La carlinga era proprio davanti a me. Ho creduto di sognare. Ho