Idea corretta affidarsi a un professionista ma senza coltivare esagerate aspettative

Idea corretta affidarsi a un professionista ma senza coltivare esagerate aspettative Idea corretta affidarsi a un professionista ma senza coltivare esagerate aspettative Se i tempi stanno così come il lettore racconta (e non credo se li sia inventati), non mi resta che segnalarli a chi di dovere. Del resto, si tratterebbe solo di un esempio di come grandi enti possono sfruttare nel proprio interesse, da creditore a debitore, l'inversione dei loro rapporti con gli utenti. Residente all'estero iscritto, però, all'Aire Cittadino italiano, fiscalmente domiciliato in Italia, ma residente in Svizzera, e iscritto all'Aire, in occasione di utili da dividendi, ho optato per la cedola secca del 12,50%. I suddetti utili incassati possono essere tassati al 12,50%, come fa l'Istituto S. Paolo di Torino, oppure al 32,40%, percentuale che applica la Sim, presso la quale ho incassato i suddetti utili? Preciso che sono pensionato in Italia, pago l'Irpef sulle pensioni, ma senza obbligo di denuncia dei redditi, non avendo entrate di altra natura. G. Spano - Torino La ritenuta corretta è quella del S.Paolo, il i 2,50%. Probabilmente, è accaduto che il lettore avrà dichiarato alla sua sim (società d'intermediazione mobiliare) di essere residente in Svizzera, senza aggiungere, però, d'essere iscritto all'Aire (Associazione italiana residenti esteri), associazione provvisoria per coloro che lavorano all'estero, ma, come lo stesso lettore conferma, fiscalmente sono residenti in Italia. Come iscritto all'Aire, lei ha diritto, a tutti gli effetti, all'applicazione del 12,50%. Lo faccia presente alla sua sim. Saffa, buone prospettive dalla causa con il Kuwait Nella primavera scorsa comprai azioni di risparmio non convertibili Pirelli e Saffa. Mentre per la Pirelli ho riscosso il relativo dividendo, nulla ancora mi è pervenuto dalla Saffa, per quanto su il «Sole-24 Ore» sia stato pubblicato un dividendo di 120 lire, con decorrenza dal 16/7/93. Può fornirmi delucidazioni al riguardo? M. Napolitano - Napoli Il dividendo Saffa, di cui lei parla, fu effettivamente pagato nel luglio '93, ma è stato l'ultimo che la Saffa ha distribuito, sia per una certa crisi del suo settore (lavorazione del legno, fiammiferi, prodotti cartari, ecc.), sia, soprattutto, perché la società ha provveduto a fare accantonamenti prudenziali, dovuti al fatto che una propria partecipata spagnola aveva un contenzioso con un committente kuwaitiano, contenzioso che avrebbe potuto portare all'insorgenza di crediti inesigibili. Sono lieto, però, caro lettore, di ridarle un po' di ottimismo, grazie alle notizie che in proposito mi comunica la Consob. Infatti, non solo il settore industriale a cui la Saffa è interessata va meglio, ma pare che una Corte internazionale di giustizia abbia riconosciuto il buon diritto della Saffa e imposto al committente kuwaitiano il pagamento dei suoi debiti. Una soluzione, dunque, che apre buone prospettive anche per gli azionisti Saffa, di cui lei fa parte.

Persone citate: Napolitano

Luoghi citati: Italia, Kuwait, Napoli, Svizzera, Torino