OPERA RIDONO I «PAGLIACCI»«Il Teatro Monterosa apre il 5 con Leoncavallo» di A. Fe.
OPERA OPERA RIDONO I «PAGLIACCI» 77 Teatro Monterosa apre il 5 con Leoncavallo FORSE non molti sanno che la vicenda che sta alla base di «I Pagliacci», l'opera più celebre di Ruggero Leoncavallo, (nella foto) è una fosca storia di gelosia e morte tra attori girovaghi realmente accaduta e giudicata in tribunale dal padre dello stesso Leoncavallo, stimato magistrato a Cosenza. Al di là delle note di cronaca, comunque, restano le considerazioni dei meriti artistici di uno dei titoli più felici e amati del repertorio verista: spesso rappresentati accanto a «Cavalleria Rusticana», di cui condividono l'enorme successo di pubblico, «I Pagliacci» toccano un livello di stringatezza drammaturgica e di felicità melodica - basti pensare a «Vesti la giubba» o agli intensi, seppure brevi, squarci orchestrali - mai più raggiunti altrove dall'autore napoletano. Molto opportunamente, il Teatro Monterosa (via Brandizzo 65) inizia la sua stagione musicale con l'opera di Leoncavallo, di cui propone un'ampia selezione sabato 5 ottobre alle 21. Protagonista di questa edizione, che si avvale dell'accompagnamento pianistico di Leonardo Nicassio in sostituzione dell'orchestra, è una compagnia giovane ma in qualche caso già conosciuta dal pubblico torinese: il soprano Loretta Carrieri inter¬ preta il ruolo di Nedda, mentre il tenore Ernesto Veronelli canta nei panni di Canio e il baritono Sergio Densi in quelli di Tonio. Completano il cast il tenore Sergio Beano (Beppe), il baritono Andrea Monacò (Silvio) e Massimo Marietta, interprete del breve ruolo del contadino. L'ingresso costa 15.000 lire (prevendita alla cassa del teatro dalle ore 17 alle 19); informazioni telefonando ai numeri (0368) 313.3994 oppure (011) 248.1119. Alfredo Ferrerò SANTA PELAGIA Uno dei complessi architettonici più belli e sconosciuti di Torino, quello della chiesa di Santa Pelagia (via San Massimo 21), sta per riaprire i battenti dopo un lungo periodo di inattività; per inaugurare questa seconda giovinezza ha scelto come tramite la musica classica, il linguaggio dell'arte e dello spirito per eccellenza. Coordinati dall'Opera Munifica Istruzione (informazioni al 817.89.68), alcuni solisti e gruppi cameristici si alterneranno nella chiesa e nel coro iniziando un'attività culturale quanto mai necessaria e destinata a durare nel tempo: il primo concerto - lunedì 7 ottobre, ore 20,45 - ha come protagonista l'Orchestra Filarmonica del Teatro San Giuseppe diretta da Mario Cappellin e vede la partecipazione di Paolo Dal Moro, solista al flauto, e del clavicembalista Maurizio Fornero. In programma Corelli, Bach, Quantz e Mozart. Gli altri appuntamenti avranno cadenza esattamente settimanale: lunedì 14 sarà di scena il Trio Arduini, formato da Paolo al violino, Stefano al violoncello ed Elena Arduini al pianoforte, il lunedì successivo toccherà al Fabbro Armonioso, un altro trio costituito dal flautista Mario Lacchini, dall'oboista Gian Marco Solarolo e dalla clavicembalista Cristina Monti. Come conclusione di questa prima parte dì stagione, gli ultimi due appuntamenti avranno come interpreti due pianisti: Umberto Santoro (28 ottobre) e Dorothea Eppendorf (4 novembre), [a. fe.]
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