Basta anche un piccolo pc di Angelo Conti

Basta anche un piccolo pc Basta anche un piccolo pc zando una macchina da poche centinaia di migliaia di lire. Il modem. E' l'acquisto più delicato. Non fatevi tentare dai prezzi stracciati degli apparecchi «lenti» e puntate, senza tentennamenti, su un modem da 28.800 bounds. Costa fra le 400 e le 500 mila lire, ma le vale tutte. La sola alternativa accettabile, pur fra molte riserve, è un apparecchio a 14.400 bounds, soluzione valida soprattutto se pensate di utilizzare la Grande Rete più per la posta elettronica che per la navigazione nei siti più remoti. La presa telefonica. E' sufficiente così com'è: nuda e cruda. Il cavetto di collegamento (che può anche essere inserito direttamente nel telefono, al posto della cornetta) viene di solito fornito insieme al modem. Software. Pagando l'abbonamento annuale (con accesso «open», cioè 24 ore su 24, per un anno, con casella di posta elettronica), che costa mediamente sulle 250 mila lire, riceverete un browser, cioè il programma di collegamento. Talvolta, sul dischetto, troverete anche Netscape (un browser più evoluto, con più optional) ed anche Eudora, versione Light, software di gestione di messaggi che, anche nella configurazione minima, offre un servizio pressoché completo. Il provider. A chi affidarsi per entrare in rete? Quale provider (cioè il fornitore del servizio) scegliere? Il più gettonato d'Italia è Video On Line (recentemente acquisito da Telecom Italia) che ha rete capillare e collegamenti abbastanza solidi. Non è sempre un mostro di celerità e nelle ore critiche talvolta va in tilt. Ma non è il solo: molto diffuso è anche Italia On Line, e, nella zona di Tori¬ no, ha molti fans Inrete, provider da segnalare soprattutto per le sue pagine piene di sceltissimi link, cioè «trampolini» ben concepiti verso l'immenso scibile Internet. Il telefono: è il canale attraverso il quale raggiungiamo il server, cioè il maxicomputer che ci permette di accedere alle informazioni sparse per il pianeta. E il telefono costa: ecco perché è sempre meglio scegliere un provider che disponga di un accesso telefonico nel vostro distretto Telecom (così, soprattutto di notte, sarà possibile navigare a costi irrisori). Fin qui è emerso che un collegamento minimo ad Internet può costare, ricorrendo magari ad un personal «usato», anche meno di un milione. Un collegamento più veloce (ma solo per il maggior costo del computer) può invece salire a 3-4 milioni. L'ostacolo maggiore sarà il settaggio del software di comunicazione, che richiede un minimo di dimestichezza. L'operazione è semplice, soprattutto se «assistita» da un sistema operativo come Windows 95, ma deve essere rigorosa perché eventuali errori andrebbero a svantaggio della velocità, incrementando quindi le bollette telefoniche. Una volta caricati i software, settato il sistema operativo e collegati i cavi telefonici si può partire. Il consiglio è cominciare da vicino (magari con lo splendido sito del Comune di Torino, www.comune.torino.it) e poi andare sempre più lontano. Cercando di riservare tempo ai siti dei provider asiatici, spesso vere opere d'arte multimediali, capaci di scaricare musiche ed animazioni splendide. Angelo Conti Entro la fine'97 previsti in Italia un milione di utenti Nel mondo sono da 30 a 40 milioni

Persone citate: Light

Luoghi citati: Comune Di Torino, Internet, Italia