La disesa delle due Americhe

La disfidi! delle due Americhe La disfidi! delle due Americhe L'anziano eroe di guerra contro il ragazzone ottimista vinto ai punti. Ma era scontato. Chiamato a dire quel che gli piace di Bill Clinton, lo sfidante non ha difficoltà ad ammettere che «il Presidente mi piace perché ha forza di volontà, ma io sono anche convinto di avere una volontà ancora migliore della sua e per fare cose più adatte al popolo americano». E lei Presidente che cosa pensa dell'avversario? Bob?, chiede Bill, il senatore Dole è ok. Mi piace, un tipo in gamba, sono le sue idee che sono sbagliate, quanto al resto è una brava persona. In sala le mogli terribili sorridono, trepidano e la piccola Chelsea, non più tanto piccola per la verità, trepida più di tutti. Curiosità. I due contendenti sono stati introdotti sul palco del Bushnell Theater da Jim Leher, uno Jader Jacobelli ma anche un direttore di scontro come negli antichi duelli e mancavano alcuni minuti alle nove in punto, ora della tenzone. I due se ne stavano ciascuno WASHINGTON. L'ultima vedova vivente di un soldato della guerra di secessione americana, terminata 131 anni fa, ha ottenuto finalmente la pensione di guerra. Alberta Martin, che ha 89 anni e vive in un modesto cottage a Elba (Alabama), ha lottato a lungo per ottenere il riconoscimento. La donna aveva sposato nel 1927, quando aveva solo 21 anni, il veterano di guerra William Jasper Martin, 81 anni, che aveva combattuto nel 1864-65 agli ordini del generale Lee nella battaglia di Petersburg (Virginia). Il soldato era morto nel 1932, dopo aver partecipato in Alabama a una riunione di veterani. Per decenni Alberta Martin ha vissuto in povertà, GLI AFFONDI DEL DUELLO ECONOMIA E STATO DEL PAESE CLINTON «L'America sta meglio oggi di quattro anni fa. Il disavanzo federale è stato dimezzato, l'economia è in ripresa, sotto stati creati 10 milioni e mezzo di posti di lavoro, la violenza criminale è diminuita. DOLE «Non dubito che Bill Clinton stia meglio di quattro anni fa. Certo gli americani non stanno meglio. Gli stipendi ristagnano, quelli femminili sono scesi del 2,2%. E per la prima volta nella storia l'americano paga in tasse circa il 40% dei suoi guadagni». ALLA VEDOVA D'UN REDUCE psia del dibattito, con schede, tabelle, pagelle. Sincerità: gli esperti di comunicazione di massa Maxine Lucilie Fiel, Marie Ellen Drummond, Barbara Laskin, Sue Castorino e Arnold Zenker (quattro donne e un uomo, c'è da tener conto del gender gap, il pregiudizio prò Clinton dell'elettorato femminile calcolato con +14%), dicono che Clinton ha battuto Dole soltanto di mezzo punto, 19 e mezzo contro 19. Gli stessi danno ancora vincente Clinton per l'uso del corpo come strumento di comunicazione gestuale (21 a 17), mentre in tutte le valutazioni Dole batte Clinton quanto ad impatto emotivo, dramatic impact, anche se per un solo punto. Clinton vince per chiarezza (22 a 17) e ovviamente per presenza fisica (21 e mezzo contro 18 e mezzo). Dole ha fatto più ridere, è stato più spiritoso, dimostrando spesso di avere un senso dell'umorismo molto più sveglio di quello del Pre- WHITEWATER DOLE «Lei ha graziato personaggi implicati nello scandalo Whitewater. Come presidente degli Stati Uniti, alla domanda su eventuali provvedimenti di grazia, uno deve rispondere: "No comment"» CLINTON «No comment» Paolo frizzanti

Luoghi citati: Alabama, America, Elba, Stati Uniti, Virginia, Washington