Attesa per il primo bollettino medico dal Gemelli. Cattolici in veglia di preghiera Il mondo in ansia per Wojtyla

Attesa per il primo bollettino medico dal Gemelli. Cattolici in veglia di preghiera W Attesa per il primo bollettino medico dal Gemelli. Cattolici in veglia di preghiera W ea pe primo boetto medco da Gee. Cattoc veglia di preghiera Il mondo in ansia per Wojtyla Dalle 7 il Pontefice in camera operatoria SE IL PAPATO DIVENTA UN CALVARIO SEMBRA di avvertire qualche po' di insania in ciò che, solo per il gusto di esibizione della professione giornalistica, avviene da parecchi giorni, cioè di spingere impietosamente il Papa verso un male terminale o verso un abbandono della Cattedra di Pietro. Così come parecchia bizzarria si ritrova in questo gioco di profetare già successori al Papa, distribuendoli secondo diverse categorie di ideologia ecclesiastica, e indicandoli con nome e cognome quasi agognanti, in gara l'un contro l'altro, di salire al trono pontificio. Negli ultimi tempi di Paolo VI, quando lo stesso pontefice, già ottantenne e timoroso di non poter reggere il peso del suo ministero papale, ipotizzava di dimettersi, uno spirito laico come Arturo Carlo Jemolo, scrisse che «si può scendere da un trono, ma non da una croce». Probabilmente mai come oggi, in un'epoca in cui nuovi filosofi ci descrivono una fede e una morale cristiana in collasso e gli uomini si sforzano di realizzare tale filosofia, il papato è diventato un Calvario. E' su quella croce che Karol Wojtyla, da quando è arrivato a Roma dalla Polonia, ha il suo luogo di sofferenza, più ancora che nel suo corpo arato dal dolore. E' da allora che egli ha cominciato ad esprimere e a far vedere quasi uno spasimo per questa nostra società attuale in fuga da Dio e da Cristo. In fondo, già allora, in quei primi giorni, nella figura esaltante di pontefice novello, si inseriva quella sagoma cadenzante di montanaro arrivato dai Monti Tatra della Polonia ed era come se fosse raffigurato in anticipo il suo strascicarsi di adesso, questo suo fisico affranto ora dalla Domenico Del Rio CONTINUA A PAG. 6 SETTIMA COLONNA Usa, nevrosi da consu [~IL BARHUM~| ROMA. Questa mattina, alle sette, Giovanni Paolo II entrerà nella sala operatoria al nono piano del Policlinico Gemelli per un intervento all'appendice. Papa Wojtyla ha familiarità col dolore fisico, e il «Gemelli» è stato più volte teatro del suo rapporto con la sofferenza fisica. Ma bisogna tornare all'attentato dell'81 per trovare, intorno al Pontefice, un'intensità di preoccupazione analoga a quella che si sta sviluppando in queste ore. Eppure tutti i messaggi che provengono dal mondo medico e da quello vaticano sono tranquillizzanti; li sintetizza il segretario particolare del Papa, monsignor Stanislao Dziwisz: «State tranquilli». Il Papa si è svegliato presto, ed è incominciata la «routine» del pre-intervento. Le analisi di prammatica, e poco prima delle sette una visita del professor Crucitti, il primario di chirurgia che oggi guiderà l'operazione. «Il Papa è sereno, sta bene, ha trascorso una notte tranquilla», ha dichiarato il professore. Tornasi e Tosarti ALLE PAG. 2 E 3

Luoghi citati: Polonia, Roma