Delitto di Vicenza «l'ho uccisa perché non mi voleva» di A. M.
Delitto di Vicenza Delitto di Vicenza «I/ho uccisa perché non mi voleva» VICENZA. Lei lo aveva respinto e lui, nel corso di un violento litigio, l'ha uccisa, anche se non era sua intenzione. Questa la versione dei fatti fornita agli investigatori da Moreno Dal Bianco, 26 anni, di Lugo Vicentino, fermato sabato con l'accusa di aver ucciso e occultato il cadavere di Amalia Dalle Carbonare, 18 anni, la liceale di Chiuppano (Vi) scomparsa dal 19 settembre scorso e il cui corpo è stato trovato sabato in un bosco di Cà Vecchia (Vi). La versione del giovane tende ad accreditare la tesi dell'incidente o del delitto d'impeto, contrariamente all'ipotesi di accusa, omicidio volontario. Dal Bianco dovrà ora essere interrogato dal gip, ma non prima di martedì prossimo. Non è escluso che il suo legale chieda subito una perizia psichiatrica. Secondo alcune indiscrezioni, il giovane, che era amico della ragazza, l'avrebbe attirata nel bosco con il pretesto di fumare uno spinello, poi avrebbe tentato un approccio, ma Amalia si sarebbe rifiutata. Di qui, l'omicidio, la cui ricostruzione è però assai più difficile del previsto. Dall'autopsia, eseguita ieri, non è emerso infatti nulla di apparentemente rilevante, né fratture né ferite sul corpo. Sarà quindi necessario attendere l'esito di altri esami per le valutazioni mediche necessarie alla ricostruzione del delitto. Il cadavere era parzialmente carbonizzato e completamente nudo: solo un paio di calzini bianchi ai piedi. Gli indumenti giacevano accanto al corpo. Secondo gli investigatori, il giovane avrebbe bruciato parte del corpo per renderlo irriconoscibile, probabilmente dopo averlo trascinato per alcune centinaia di metri dal luogo del delitto, ancora da localizzare con esattezza. I sospetti dei carabinieri e del pm Tonino De Silvestri si erano diretti fin dall'inizio su Dal Bianco, che era anche sparito per un paio di giorni dopo il ritrovamento, il 23 settembre scorso, del motorini di Amalia, a circa 200 metri dal luogo in cui è poi stato scoperto il cadavere. La famiglia di Amalia si è chiusa nel riserbo e ha affisso sul citofono di casa un foglietto in cui si legge che non rilascia commenti, [a. m.]
Persone citate: Amalia Dalle Carbonare, Cà Vecchia, Dal Bianco, Moreno Dal Bianco, Tonino De Silvestri
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