«Voterei D'Alema alla Bicamerale»

Interno LA STAMPA Lunedì 7 Ottobre 1996 DUBLINO DAL NOSTRO INVIATO Massimo D'Alema alla presidenza della Bicamerale sulle riforme? Romano Prodi non dice di no, anzi precisa: «Come parlamentare lo voterei». Ma questo non vuol dire che il Professore è pronto a un rimpasto o, peggio, a cedere il testimone del governo. Perché riforme istituzionali e governo hanno necessariamente maggioranze diverse. Perché «ogni tre mesi si dice che c'è l'inciucio e poi si afferma "ci siamo sbagliati"». Infine perché il suo governo «non ha divisioni interne e non ha alternative». Giochi pure, dunque, l'opposizione con le proposte di referendum rilanciate da Francesco Cossiga. «Il governo dura» e Prodi continua a pregare che il leader del Polo resti Silvio Berlusconi, pure se, aggiunge, «anche Cossiga mi va bene»: un cambio di leadership non farebbe che sottolineare la debolezza dell'opposizione. Chiuso il vertice europeo di Dublino e prima di partire per New York, il Professore, particolarmente rilassato, può azzardarsi a prender posizione sugli ultimi sviluppi di politica interna. La notte deve avergli portato consiglio, e anche notizia del fatto che, all'ipotesi del triumvirato D'Alema-BerlusconiFini per la Bicamerale, si oppongono verdi, popolari e Rifondazione. Allo stato non è che un'ipotesi, e Prodi si mostra magnanimo. «Sì, voterei per D'Alema presidente della Bicamerale - dice -. La ALLA RICERCA DI UN PADRE COSTITUENTE Interno «Prego che Berlusconi resti leader del Polo, però anche l'uomo delle esternazioni non sarebbe male» «Voterei D'Aldilà alla Bicamerale» «Il governo durerà Non ci sono alternative»

Persone citate: Berlusconi, Cossiga, D'alema, Francesco Cossiga, Massimo D'alema, Prodi, Romano Prodi, Silvio Berlusconi

Luoghi citati: Dublino, New York