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la folla urla: «Vita» la folla urla: «Vita» E il Pontefice fatica a rispondere quando il Papa si affaccerà a benedire i fedeli, e sarà il segno che sta molto meglio. Il Papa ha trascorso il pomeriggio in Vaticano, ricevendo a quanto si sa - molti prelati e gerarchie della Curia. Il primo segnale, del suo arrivo al Gemelli, è alle 18,50 in punto. Arrivano due auto nere con targa «Stato Città Vaticano». Scendono il fotografo ufficiale e una troupe ufficiale del Vaticano. Immortaleranno loro ogni momento dell'ingresso del Papa nel Policlinico. Alle 19,15 arrivano poi le avvisaglie del corteo quirinalizio. Da due macchine scenderanno Oscar Luigi Scalfaro e Marianna. Lei con gonna blu notte, maglione grigio e un volto che non promette nulla di buono. Scendono, brevi strette di mano, piccolo applauso dei presenti, ed entrano nel salottino vip che è stato allestito al primo piano. Da quel momento inizia la spasmodica attesa dell'arrivo del Papa. E finalmente avvertono dal Vaticano che il corteo pontificio è uscito. Grande fibrillazione. Si preparano i cameramen. Alle 20,40 il Papa è in ospedale. «Fantamedicina»: la frase del professor Ribotta, primario di chirurgia alla Sapienza, uno dei sanitari che hanno firmato il bollettino del 14 settembre, viene ripetuta con forza dal segretario di Stato, Angelo Sodano. Il cardinale risponde così a tutti coloro che gli parlano dei sospetti che accompagnano il ritorno di Giovanni Paolo II al Gemelli. Sodano aggiunge di aver visto il Papa sereno, di quella serenità che accompagna coloro che sanno che la Provvidenza guida la vita della Chiesa. Accanto a lui, il professor Adriano Bausola, rettore dell'università Cattolica, cerca di alimentare l'ottimismo, spiegando di aver visto il Papa in buone condizioni e sottolinea come, anche in questa occasione, l'incontro con le persone che lo aspettano, in particolare i malati, abbia un effetto corroborante sul suo spirito. Francesco Grignetti