Finanziaria un conto da oltre 2700 miliardi

Finanziaria, un conto da oltre2700 miliardi Finanziaria, un conto da oltre2700 miliardi ROMA. La lira vola sui mercati dei cambi ed innesca un effettoboomerang per la «lira verde»: dal primo ottobre, infatti, il valore della moneta agricola usata come riferimento per gli interventi comunitari in favore dell'Italia è scesa a 1973,93 lire per Ecu dalle precedenti 2030,40. Questo significa che, d'ora in poi, tutti gli importi fissati in Ecu nell'ambito delle misure di sostegno previste dalla politica agricola europea subiranno una diminuzione. Fatto preoccupante, tantopiù se abbinato alla maggiore competitività dei prodotti d'importazione, favoriti dai nuovi livelli del mercato dei cambi. «Il franco più basso, ad esempio, favorisce il grano tenero francese e il marco sotto quota mille il latte e la carne tedeschi - spiega il presidente della Confagricoltura, Augusto Bocchini -. Tutto questo senza che ci siano benefici per il consumatore, perché i vantaggi vengono assorbiti nei passaggi commerciali della filiera». E, purtroppo la situazione non è tale da far pensare ad un cambiamento, anzi, pare che la Francia intenda chiedere un cambio della «lira verde» ancora più basso. «Queste sono cose che Prodi e Ciampi dovrebbero considerare quando parlano di tagli all'agricoltura - sottolinea Bocchini- : a noi Maastricht, oltre alla tassa sull'Europa costa anche questi soldi. Il fatto è che il governo manca palesemente di competenza una serie di iniziative che prevedono interventi cofinanziati dal bilancio comunitario e il blocco del tasso delle rispettive monete «verdi» fino al gennaio 1999. Intanto la Coldiretti ha fatto i conti di quanto la Finanziaria '97 verrebbe a costare al settore e la cifra è ben più pessimistica di quella indicata da Bocchini: oltre 2700 miliardi. «Questa Finanziaria proprio non va - dice senza mezzi termini il presidente della Coldiretti, Paolo Micolini - se Prodi non dimostra un altro atteggiamento verso e a favore dell'agricoltura saremo costretti a far partire una protesta nazionale». L'agricoltura oggi deve lottare su molti fronti: la questione delle quote latte (di cui Prodi ha promesso di occuparsi intervenendo presso il presidente della Commissione europea Santer), la pesante crisi della zootecnia, le gravi difficoltà del settore otrofrutticolo, i problemi del mercato del lavoro e dell'occupazione, la complessità della riforma della previdenza agricola. «A tutto ciò - si lamenta Micolini - si aggiunge ora una Finanziaria che si abbatte come una scure sul settore primario. In questo modo migliaia di imprese agricole, nella morsa asfissiante di drastici tagli e di nuove tasse e oneri, ai quali si aggiunge la diminuzione dei prezzi comunitari per la rivalutazione della lira, rischiano di andare fuori mercato».

Persone citate: Augusto Bocchini, Bocchini, Ciampi, Micolini, Paolo Micolini, Prodi, Santer

Luoghi citati: Europa, Francia, Italia, Roma