Cossiga: sì alla Costituente

Cossiga; sì alla Costituente Cossiga; sì alla Costituente «Riforme, diamo la parola alpopolo» mitato di salute pubblica». Ma attenzione, avverte l'ex inquilino del Quirinale. D'Alema ha un bel dire che Prodi comunque non si tocca: «Se si tratta di prendere atto di un'emergenza, ben venga il Comitato di salute pubblica. Ma nessuno pensi che se si fa un direttorio per la Costituzione poi tutto resta com'è al governo». E se le forze politiche non si mettono d'accordo né sulla Costituente né sulla Bicamerale? Cossiga propone una terza via: far scegliere agli elettori attraverso un referendum. Perché in quel caso, anche se il popolo optasse per la Bicamerale, «essa avrebbe la stessa legittimazione che ebbe la Costituente». E anticipando le critiche di bonapartismo che già gli sono piovute addosso in passato: «Non si tratta di pi è proprio il ritorno nell'arena politica di Cossiga («Lepre marzolina redwc» commenterà l'Economist?). Egli stesso, del resto, dice di essere voglioso di «uscire da quel riserbo che credevo mi fosse imposto dal mio passato e pronto a prendere posizione su questi temi importanti e nel confronto politico». Quanto basta per far esultare Pier Ferdinando Casini, il quale vede in Cossiga il nuovo leader di un nuovo centro: «Si sta lavorando seriamente per andare oltre il Polo, oltre i confini del Centro-destra, e creare una grande area popolare moderna della quale Cossiga è il riferimento vero (ma Cossiga già avverte: «Attenti, non sarò la vostra ciliegina sulla torta»). E i due leader del Centro-destra che c'è già? Gianfranco Fini è con¬ tento per il ritorno di Cossiga, ma guardingo: «Il suo discorso non può essere commentato a caldo e mi riservo di confrontare le mie idee» con quelle degli altri esponenti del Polo. Berlusconi si dichiara addirittura «felice» del gran rientro cossighiano e a chi gli chiede se non tema per la sua leadership, risponde così: «Voi sapete in che considerazione io tenga Cossiga: sono stato io a proporlo addirittura per la presidenza del Senato...». Ma con il rientro di Cossiga si celebra anche quello di Segni. E chissà che non abbia ragione Gianfranco Funari, che al Parco dei Principi gli grida: «A' Mariotto, me sa che stavolta hai imbroccato er cavallo giusto». un vizio plebiscitario, ma di evitare il divario tra istituzioni e popolo. Credo che sempre si dovranno trovare gli strumenti per fare compartecipe il popolo». Nel tripudio che segue la performance di Cossiga, Segni gioisce più di tutti, come se avesse ritrovato la sua strada e il suo padre spirituale: «E' una giornata importante, che può dare una spinta decisiva verso una Costituente dalla quale potrà nascere l'Italia del Duemila. Cossiga ha fatto un grande discorso e penso che tutti gli uomini politici lo valuteranno attentamente. Non c'è dubbio: lo vedo impegnato in una grande battaglia civile». Perché al di là delle sue considerazioni sul modo migliore di affrontare le riforme, il dato di maggior rilievo emerso ieri al Parco dei Princi¬ Andrea di R obilant Cerniti

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