«Pace e amore per la Patria»

«Pace e amore per la Patria» «Pace e amore per la Patria» ne con Chirac a Napoli: «Non c'eravate voi? E' andata bene... abbiamo conversato così a lungo che sono rientrato alle 2 di notte». Ma torna subito al Piemonte, Scalfaro, con un affetto che gli fa vibrare ia voce: «Quando il vostro sindaco ha versato l'olio nella lampada accanto alla tomba del santo, è quasi divampato un incendio: forse il simbolo dell'energia che questa terra dimostra per sé e per gli altri. Quanta capacità di far bene, tra voi». Un'attitudine che va, tuttavia, rafforzata. Lo chiede in un'invocazione singolare per un laico, il sindaco di Torino, Valentino Castellani: «Francesco, illumina noi e tutti i governanti, rafforza i vincoli della fraternità, benedici i lavoratori e dona alle loro famiglie tranquillità e pace». Quasi gli trema la mano quando accende (ed è la terza volta dal 1940 che tale privilegio tocca ad un sindaco torinese) la lucerna sacra. Alla presenza del cardinale Saldarmi. Dietro di lui, la commozione e l'applauso delle tante delegazioni giunte dal Piemonte con i loro gonfaloni e le loro insegne. E' una commozione che, poco più tardi, prende anche la folla assiepata davanti alla grande loggia di Assisi dalla quale si alternano gli interventi religiosi e civili in un continuo rimando al messaggio di pace lanciato dal «frate serafico» e alla tesissima attuale situazione italiana. [re. ri.] DAL NOSTRO INVIATO «Caro Piemonte, forte e fedele, terra preziosa in questa patria unita»: le parole di Oscar Luigi Scalfaro percorrono come un brivido le migliaia di pellegrini giunti ad Assisi per partecipare alla cerimonia di commemorazione di San Francesco a 770 armi dalla morte. E per il Presidente l'elogio della sua terra che, quest'anno, ha offerto l'olio per la lampada votiva dei Comuni d'Italia, diventa spunto e paradigma di un discorso rivolto al Paese malato. E' una sorta di preghiera laica quella che il Capo dello Stato rivolge al patrono della nazione: per l'Italia che soffre i rischi della secessione, che tenta di rimettere ordine nei suoi disastrati conti pubblici, che ha difficoltà di rapporti con i partners europei, che scopre una corruzione ormai contagiosa per i vertici amministrativi, finanziari ed istituzionali. Presidente, chiedono i cronisti a Scalfaro di fronte alla Basilica Superiore, qui tutti parlano di fraternità, ma i giudici sembrano aver scoperto un altro tipo di «fraternità», massonica, volta al male: una nuova P2 insomma... Lui allarga le braccia sconsolato e ammette: «Proprio per questo servono pace ed amore a questa nostra patria». Non vuole aggiungere altro, il Capo dello Stato, reduce da un difficile pranzo di riconciliazio¬

Persone citate: Chirac, Oscar Luigi Scalfaro, Scalfaro, Valentino Castellani

Luoghi citati: Assisi, Italia, Napoli, Piemonte, Torino