Parlamento ostaggio dei decreti legge

Parlamento ostaggio dei decreti legge Parlamento ostaggio dei decreti legge so di garantismo dopo il periodo fascista, non ha saputo eliminare. I padri costituenti nella prima stesura non avevano previsto il decreto legge, è stato poi introdotto nella discussione generale con l'articolo 77: «...Quando, in casi straordinari di necessità e d'urgenza, il Governo adotta, sotto la sua responsabilità, provvedimenti provvisori con forza di legge, deve il giorno stesso presentarli per la conversione alle Camere che, anche se sciolte, sono appositamente convocate e si riuniscono entro cinque giorni». Secondo le parole della Costituzione i decreti legge dovrebbero essere l'eccezione, invece diventano una ■:, / ' consuetudine. ■ : Nella prima le~é gislatura ne fu¬ rono presentati /:. 29 e 28 furono LA Finanziaria ha cominciato il suo iter legislativo alla Camera nelle diverse commissioni; il 28 passerà in aula per essere votata entro il 7 novembre. Dopo sarà esaminata dal Senato. Questa legge, che polarizza le attenzioni delle forze politiche, con feroci critiche delle opposizioni e astiose polemiche nella stessa maggioranza, pone in secondo piano l'urgenza di altre leggi che pure interessano tutte le attività, dalla scuola alla sanità, ai trasporti, alle poste: esse rimarranno ferme in Parlamento chi sa quanto, perché la discussione della Finanziaria durerà almeno sino a dicembre. Alla Camera sono in attesa di esame 2131 proposte di legge e 26 decreti legge, al Senato 1202 proposte di legge e ventotto decreti legge. Nella procedura legislativa cresce la confusione. Il manifesto affanno sollecita una pronta riforma istituzionale. Il Parlamento è lento e il Governo si vede costretto a ricorrere ai decreti legge, che a loro volta, avendo diritto di priorità perché debbono essere convertiti in legge entro due mesi, ingolfano commissioni e aula. Poiché i decreti sono troppi, diventano pochi" i due mesi a disposizione delle Camere, e il Governo alla scadenza li reitera anche dieci e più volte. Il decreto legge era previsto dallo Statuto albertino per casi eccezionali. Il primo servì nel 1849 per proclamare lo stato d'assedio a Genova, dove era scoppiata una sommossa popolare. Il ricorso si dimostrò comodo nel corso degli anni e dall'uso si passò all'abuso: fu adoperato per far fronte con misure straordinarie al terremoto siculo del 1908, ma anche per nominare sottotenente il capo della banda musicale della Marina. La giustificazione già cento anni fa era la lentezza delle Camere. Lentezza che nostra Costituzione, per ecces- Oscar Luigi Scazione tezzc la no cancellazione della tassa sulla casa. Stroncata senza appello dal leader del pds la contro manovra del Polo. «Affascinante», ha definito D'Alema la tesi di un aumento delle entrate correlato alla riduzione delle aliquote Irpef. «Ma ho qualche dubbio che ci farebbero entrare in Europa. Al massimo ci darebbero un premio letterario». Flavia Amabile convertiti in legge. Nella passata legislatura (1994-1996) ne furono presentati 734 e soltanto 121 convertiti in legge. Ben 515 sono stati reiterati.

Persone citate: D'alema, Flavia Amabile, Oscar Luigi

Luoghi citati: Europa, Genova