I colloqui diffusi in sala stampa

/ colloqui diffusi in sala stampa / colloqui diffusi in sala stampa Questa finanziaria sarà sufficiente perché l'Italia entri nella moneta unica con il gruppo di testa? Chirac non si è sbilanciato: per tutti si deciderà solo nel 1998. E qualsiasi ipotesi di slittamento è per ora fuori discussione. A questo proposito Prodi ha voluto sgomberare il terreno dall'impressione - riemersa proprio in questi giorni dopo alcune dichiarazioni di Lamberto Dini - che l'Italia auspicasse comunque un rinvio dell'entrata in vigore dell'Euro. «Chirac ed io abbiamo sottolineato la neces¬ Tocca ad Antonio Varane guidare il gruppo lungo un itinerario ricco di testimonianze di vita di una città sconvolta dalla tragedia avvenuta mille anni fa. Per un'ora e mezzo Bernadette Chirac e Flavia Prodi passeggiano fra il Teatro Grande, la Casa dei Cei, la via dell'Abbondanza e la Casa dei Casti Amanti, dove sono state fatte le scoperte più recenti, come gli affreschi raffiguranti banchetti ed altre scene dome¬ SCENE DAL SUMM L'INVITO DI ARAFAT Bassolino andrà in Pa Il presidente Arafat ha invitato il sindaco Bassolino e la sua compagna, Annamaria Carloni, a visitare la Palestina. Il sindaco ha accolto con piacere l'invito e ha manifestato la volontà di recarsi in Palestina il più presto possibile. Nei prossimi giorni Bassolino promuoverà, d'accordo con il presidente dell'Anci Enzo Bianco, un'iniziativa dei Comuni per la Palestina. WALL STREET JOURNAL «Roma non ce la farà» Nonostante la Finanziaria, come ha notato senza mezze misure recentemente il presidente francese Jacques Chirac, l'economia italiana, fortemente indebitata, è ancora lontana miglia da Maastricht. Questo il commento che il quotidiano americano «The Wall Street Journal» formula in un editoriale sulla situazione economica italiana, aggiungendo che «solo una serie di tagli strutturali allo Stato sociale avrebbero potuto mantenere il Paese in corsa per la moneta unica». sità di confermare i tempi d'inizio della moneta unica, fissati per il primo gennaio 1999». A proposito del rientro della lira nello Sme, Prodi ha detto che le trattative per le parità cominceranno «quanto prima». E' invece l'integrazione politica dell'Europa che langue pericolosamente secondo i due leader. La Conferenza inter-governativa tenuta a battesimo a Torino lo scorso mese di marzo ha prodotto molto poco. Prodi ha sottolineato «la ferma volontà italo-francese» di rispettare il calen¬ IT lestina bene tu». Subito dopo il Presidente francese ha detto di essere contento perché i ministri Dini e De Charette erano riusciti a concordare un documento per la pace nel Medio Oriente da sottoporre al Consiglio europeo di Dublino: «Noi non siamo in favore né di Israele né dei palestinesi. Siamo per la pace». Chirac e Prodi si sono trovati in pieno accordo sulla necessità di lottare contro il traffico di droga. Chirac ha parlato al riguardo di «lassismo olandese» ed ha sottolineato la necessità di ottenere che gli olandesi in questo campo «siano più ragionevoli e più solidali». stiche. «Ci sono anche opere evidentemente interrotte dal cataclisma provocato dall'eruzione del Vesuvio - spiega Varane -: gli artisti che erano al lavoro sono fuggiti abbandonando ogni cosa, anche gli attrezzi». «Chissà se qualcuno si è salvato dall'eruzione - si chiede madame Chirac -. Certo gli abitanti di Pompei non mancavano di curare le loro splendide case». Le porte del ristorante si spa¬ L'Eliseo pro Jacques Chirac ha proposto ad Antonio Bassolino un gemellaggio tra Bagnoli e Poitiers: nel Comune del Napoletano sede dell'ex stabilimento Italsider verrà infatti inaugurata il 18 ottobre dal presidente Scalfaro una «città della scienza» con caratteristiche identiche al centro tecnico e scientifico già esistente nella città francese. Bassolino si recherà presto a Poitiers. BONINO CONTRO PARICI «Unpo' sopra le righe» «Per fortuna sarà la Commissione europea e non Chirac a decidere chi entra e chi resta fuori (da Maastricht). C'è chi è gollista e un po' sopra le righe...». E' l'opinione di Emma Bonino, commissario europeo per i consumatori. dario. «Il che significa che al vertice di Dublino di dicembre ci dovrà già essere uno schema definitivo» sull'unione politica, in modo che possa essere approvato al vertice successivo, nel giugno del 1997. Altro tema sul quale Prodi e Chirac hanno voluto mettere un accento particolare: la lotta europea alla droga. Prodi ha detto che su questo fronte l'Europa sembra essersi «addormentata»; «ma il lassismo non è più tollerabile per le conseguenze devastanti che sta avendo sui nostri ropone il gemellaggio Romano Prodi e Jacques Chirac Una mattinata tra amiche con madame Bernadette a passeggio per la città