Armani sfratili la trasgressione

Gucci ripropone i tanga, rinuncia alle giacche e conquista applausi con i vestiti a tubo Gucci ripropone i tanga, rinuncia alle giacche e conquista applausi con i vestiti a tubo Armoni sfratili la trasgressione Niente gonne e kimono gessati per l'Emporio MILANO DAL DAL NOSTRO INVIATO Riecco i perizoma con le due G metallizzate sull'osso sacro. Ma questa volta i tanga di Gucci compaiono sulla passerella in tandem, scoprendo le natiche di lui e lei. Ma è l'unica provocazione di Tom Ford che dichiara di odiare le trasparenze e si schiera nella fazione della «controsottoveste», dove alcuni stilisti promuovono nuovi tipi di seduzione. Meglio la femmina intabarrata fino ai piedi, l'armaniana calvinista di fine millennio che non scopre neppure una caviglia? 0 la peccaminosa femmina fasciata come una mummia firmata Gucci? All'effetto radiografia dei tessuti impalpabili si oppongono le due scuole di pensiero. E, mentre nell'Emporio latitano le gonne da giorno in favore di caste tuniche abbinate a pantaloni, da Gucci scompaiono le giacche e arrivano i vestiti a tubo: flosci sopra e strettissimi sotto. «Dove mai incontreremo tutte le signorine in baby-doll e mutande cha abbiamo visto in questi giorni? Le stravaganze vanno bene soltanto se riflettono una realtà di mercato. Tutti i capi Gucci entrano in produzione. I vestiti finti non mi interessano», dice Tom Ford, gran fiuto per i trend (il negozio Gucci di Milano ieri ha incassato 450 milioni). Il guardaroba proposto da Ford per la prossima primavera è giocato su una nuova silhouette giacomettiana, avvolta in velluti e sete elasticizzate. In sostituzione della giacca ecco DIETRO LE PASSERELLE è 4 * S f, MILANO ATTUTE, frammenti, immagini di un vortice bello e ricco, il gran circuito dell'Alta Moda Pronta. Siamo a più di metà percorso. Domenica, con Armani, si chiude. LA TENDENZA. «Sono aperto come un fiore, mi prendo tutti gli insetti che passano - dice lo stilista Stefano Gabbana -. L'Europa di Maastricht, il casino, tutto mi viene addosso. Io lo assorbo ma non lo porto nei miei abiti, perché un abito deve sempre far fuggire e sognare». Parole-manifesto per Collezioni Donna di quest'anno: «Viva il desiderio, viva l'altrove, viva la verità». LO SHOW. «La moda è teatro, come la vita e la strada - dice Tiziana Baiocchi dello Studio Marabini, regista di molte sfilate, ex modella laureanda in Lettere -. Porto l'imprevisto in scena». Ed ecco le sei vecchiette e i tre travestiti da Swish Jeans e il ballerino David Parson dei Momix da Roberto Cavalli. E le musiche? «Van bene tutte, da Verdi a Noa». BACKSTAGE. Seduta sul pavimento con un gran basco in testa sotto i cinque abiti luccicanti che a minuti indosserà la celebre top model Elsa, Barbara legge e sottolinea «Emma» di Jane Austen. «Studio perché quest'altra settimana ho l'esame alla Statale. Sono una vestierista, aiuto la modella a cambiarsi. Prendo 40 mila lire a sfilata». GLI AFFARI. Suoni e visioni, applausi e feste, bellezze e amori. Ma le sfilate sono anche una PERTURBAZIONI IN ARRIVO. L'offensiva del maltempo non si esaurisce pur concedendo brevi tregue. Mentre sulle regioni meridionali è in ulteriore intensificazione una circolazione depressionaria, sul nord Atlantico è già pronta una nuova incursione di aria fredda e perturbata che raggiungerà la Penisola tra domani e dopodomani. Comporterà intensi annuvolamenti, piogge, temporali e spruzzate di neve sulle vette alpine. Tendenza per dopodomani. Tempo generalmente perturbato su quasi tutta la Penisola con piogge intermittenti e temporali; questi ultimi più probabili sulle regioni tirreniche e nord orientali. Temperature in diminuzione. te sceglieranno oggi un kimono gessato, oppure una camicia sfrangiata, domani un blazer chiuso dal colletto annodato come i fazzoletti contadini. Con simili proposte che bisogno c'è di saltare i pasti? Out le forzate della dieta. Tanto più che ora la moda firma anche la pasticceria. A Natale Ferrè lancerà la sua torta-lingotto realizzata da Lenòtre, su ricetta dell'architetto: savoiardi, nocciole trite e crema. Una delizia. La diatriba fra D&G- e Anna Molinari per le modelle? «Che noia», rispondono i due. «Alle pesanti insinuazioni della signora penseranno i nostri avvocati». E - mentre gira voce che Naomi abbia rifiutato di svenire per 100 milioni sulla passerella di Barocco - Laura Biagiotti presenta la sua Bai-moda. Abiti dalle lavorazioni certosine ispirati al pittore furista Giacomo Balla. «For Gianni», recita la scritta sulla maglietta della stilista che da poco ha perso il marito Gianni Cigna. A lui dedica commossa la sfilata, omaggio all'arte che entrambe amavano, ma anche ai ricordi ottocenteschi del corredo della nonna, con le camiciole di lino profumate di lavanda. Da Missoni l'abito è gioco: i cardigan diventano gonna annodando le maniche sui fianchi, la sottoveste si cala sotto le anche lasciando penzolare le spalline. Si accendono i colori in un caleidoscopio di sfumature calde per sottolineare una piccola rivoluzione che stravolge allegramente l'uso dei capi. Antonella Amapane Iua Il settore rappresenta un business da 300 mila addetti e 53 mila miliardi mi costavano 750 lire l'una e le vendevo a 4900, mentre Fiorucci e Benetton le rivendevano a 9900. Erano gli Anni 60. Mi comprai la prima Ferrari GTB4 a 4 milioni e 800 mila; adesso vale un miliardo e mezzo. Poi mi sono specializzato nell'immobiliare, ma ho smesso perché capivo che quel mercato sarebbe andato in crisi. E ho fondato la Fashion, l'agenzia di modelle». Parole di Giorgio Santambrogio, 52 anni, di Seregno, laureato in Legge, collezionista di quadri e mobili antichi («Ho anche una coppia di cassettoni Maggiolini»), patron del Gran Café Fashion, tempio delle serate modaiole. IL PITTORE. Massimo Guerra viene da Borgo Segezia (Foggia). Fa bruttissimi ritratti a olio di modelle. «Li vendo a due o tre milioni l'uno». A chi? «Alle modelle. E lunedì torno a casa». L'ESCLUSO. Come ti chiami? «Lascia perdere». Che fai al Ciao tutto solo? «M'hanno fregato. Dovevo andare al Four Seasons, l'albergo dove sta Naomi, e ho pagato 100 mila lire per una serata giusta. Non ho visto nessuno. Torno a Reggio». IL PROFUMO. Kimberly, modella bruna dalla campagna di Cranbrook nel Kent, esce dalla pizzeria Paper Moon. All'improvviso nel vento c'è un odore di fieno e di pioggia imminente. Kimberly si ferma, porta la mano al petto: «Oh, my Godi». Chiude gli occhi e corre avanti, quasi scappa.

Luoghi citati: Borgo Segezia, Europa, Foggia, Milano, Reggio, Seregno