Ciampi: la manovra è modificabile di Edmondo Berselli

«La tassa per l'Uem non colpirà i poveri». Bertinotti: ci vuole una patrimoniale. La contro-finanziaria del Polo «La tassa per l'Uem non colpirà i poveri». Bertinotti: ci vuole una patrimoniale. La contro-finanziaria del Polo Ciampi; la manovra è modificabile Chiracfa pace a Napoli, ma scoppia un piccolo giallo E'LA RIFORMA LA VERA ARMA DI D'ALEMA n PB A E n □ L|| □ O NI □ □L'AFFONDO ||PERAM|^ONI «L'Italia di Prodi senza bollicine» MASSIMO D'Alema prepara le assise del pds, e sarà interessante esaminare le sue tesi congressuali per valutare come il segretario intende plasmare il partito. Perché D'Alema non è un segretario di transizione: è giovane, ha in mano il partito, possiede una certa capacità strategica, e soprattutto è riuscito a vincere le elezioni. Se Achille Occhetto aveva avuto il merito di allontanare affannosamente il partito dai calcinacci del Muro di Berlino, D'Alema ha compiuto l'impresa «storica» di portare il pds al governo. Detto questo, il nucleo delle riflessioni di D'Alema è facilmente intuibile. Infatti il segretario del pds non ha mai nascosto quali sono le sue intenzioni: creare un partito «pesante», una variante aggiornata del modello socialdemocratico, capace di conquistare le quote decisive dell'elettorato in parte grazie all'alleanza con le formazioni centriste, ma soprattutto attraverso una propria autonoma, razionale, realistica proposta di gestione politica ed economica del Paese. E' un progetto senza illusionismi, che lascia pochissimo spazio ai progetti leggeri che piacciono a Veltroni, alle ipotesi che vagheggiano un unico partito «democratico» di marca clintoniana. Ma è anche un disegno che in questo momento appare in grave difficoltà, per ragioni contingenti e per ragioni di fondo. Perché per concludere e consolidare la trasformazione del pds D'Alema deve prima risolvere il problema cruciale del rapporto con Rifondazione comunista. Il segretario del maggiore partito italiano non può sopportare in eterno di avere un concorrente a sinistra che guadagna popolarità proprio attraverso V--' Edmondo Berselli CONTINUA A PAG. 6 PRIMA COLONNA n PRESIDENZA BICAMERALE n ROMA. «La manovra è modificabile, ma non si può stravolgere». Prima Carlo Azeglio Ciampi alla Camera, poi Romano Prodi a Napoli, pronunciano parole distensive verso l'opposizione e di apertura verso le categorie che chiedono modifiche (soprattutto per la tassa sulla casa). Ciampi chiarisce anche che la «tassa per l'Europa» non colpirà i ceti più deboli. Su questo punto il leader di Rifondazione, Bertinotti evoca la necessità di una tassa su vari capitoli (in parole povere di una patrimoniale per l'Europa). Dal canto suo il Polo boccia la Finanziaria del governo e ne presenta una alternativa. A Napoli ieri si è aperto il vertice tra Francia e Italia. Il presidente Chirac ha fatto un discorso distensivo, pacificatore, alla cena offerta dal presidente della Repubblica Scalfaro. Tra i giornalisti un piccolo giallo: Chirac non ha letto il discorso distribuito alla stampa, ma lo ha sintetizzato, non pronunciando una esplicita frase sull'unione monetaria in cui auspicava l'ingresso «insieme nell'Unione». ALLE PAGINE 2,3 E 4

Luoghi citati: Berlino, Europa, Francia, Italia, Napoli, Roma