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Pensioni sotto tiro Pensioni sotto tiro E' scontro sul cumulo I medici in rivolta MILI MILIARDI PAT ha maturato almeno 40 anni di contributi, per i già pensionati alla data del 1° ottobre '96 e per coloro che, sempre dal 1° ottobre, possano contare su 36 anni di contribuzione o su 35 anni di versamenti e un'età minima compiuta di 52 anni (56 per i lavoratori autonomi), cioè gli stessi requisiti per ottenere il pensionamento anticipato in base alla riforma previdenziale varata l'anno scorso dal governo Dini. Un'altra eccezione riguarda i lavoratori autonomi: artigiani e commercianti che assumeranno, anche a part-time non inferiore alla metà dell'orario normale di lavoro, un giovane iscritto nelle Uste di collocamento potranno cumulare il 50% della pensione di anzianità con il reddito prodotto dall'attività svolta. Questo sarà consentito per tutto il periodo compreso tra la decorrenza della rendita e il compimento dell'età pensionabile (65 anni per gli uomini e 60 per le donne). [g. c. f.] ROMA. Il decreto-legge varato a sorpresa dal governo sul divieto di cumulo, dal 1° ottobre, della pensione di anzianità con il reddito da lavoro autonomo ha suscitato una valanga di proteste. Le confederazioni degli artigiani minacciano fulmini e saette, e la Cimo preannuncia una decisa opposizione a nome della vasta cadegoria dei medici ospedalieri. «E' un intervento controproducente - osservano le rappresentanze degli artigiani - che, oltre a penalizzare la categoria, fa perdere alle casse dello Stato gettito tributario e contributivo, e porta ad un calo dell'occupazione». Per il presidente della Cimo Carlo Sizia il divieto di cumulo tra pensione e libera professione avrà un effetto dirompente, anche perché stimolerà ulteriormente la fuga dei medici più qualificati, in particolare chirurghi, dalle strutture pubbliche. Il decreto-legge, peraltro, prevede alcune eccezioni. Varranno, infatti, le vecchie disposizioni per chi Gian Cario Fossi /