Pace-maker vince l'impotenza di Bruno Ghibaudi

Pace-maker vince l'impotenza Pace-maker vince l'impotenza Un microchip aiuterà a far bene l'amore percentuale degli impotenti sale al 14% in Francia, al 15% negli Stati Uniti e al 22% in Svezia. L'indagine ha pure evidenziato che anche in Italia i casi d'impotenza sono in aumento e che in queste «défaillances» d'alcova ansia e stress hanno peso inferiore a quello accreditato fino a ieri. «La mancanza di erezione è principalmente dovuta a problemi organici determinati da fattori vascolari e dismetabolici, come il colesterolo alto, il diabete, gli abusi di farmaci e i soliti eccessi nell'alcol e nel fumo - ricorda il prof. Fabrizio Menchini Fabris, presidente della Società Italiana di Andrologia - Oggi lo specialista può intervenire con terapie farmacologiche o con la microchirurgia, oltre all'analisi psico-sessuologica». A queste si aggiunge adesso il «segnapassi del sesso», illustrato ieri a Roma dal suo ideatore, il prof. Giuseppe Tritto, direttore del Centro di Andrologia di Parigi. Il progetto è partito quando si è scoperto che l'organo sessuale maschile è dotato di un sistema nervoso autonomo in grado di determinare l'erezione stimolando con messaggi elettrici la contrazione dei muscoli che regolano l'afflusso del sangue nei corpi cavernosi. «All'insorgere di un'anomalia, come l'ansia o una causa organica - spiega il prof. Tritto - la regolarità di questi ritmi si altera: i messaggi elettrici diventano troppo rapidi e la contrazione muscolare troppo forte. Di conseguenza i tessuti non si dilatano come dovrebbero e il sangue non riesce ad affluire nei corpi cavernosi. Quindi l'erezione non avviene». Perché allora non affidare ad un pacemaker come quello cardiaco il compito di ritmare gli impulsi elettrici destinati ,ai muscoli del pene, accelerandoli o rallentandoli in modo da regolare l'attività dei tessuti erettili? Da questa intuizione di Tritto ha preso vita il progetto SMAS (Smooth Muscle Automatic Stimulation, e cioè Stimolazione automatica della muscolatura liscia, dal momento che l'impiego del dispositivo è previsto anche per evitare l'atrofia muscolare ai paraplegici), sponsorizzato dall'Unione Europea e sviluppato dall'equipe di Tritto in collaborazione con l'Istituto francese di Andrologia e con l'Istituto di Bioingegneria dell'Università di Bristol. Il costo dell'intervento (pacemaker più innesto) si aggirerà sui 10 milioni di lire. La sperimentazione sull'uomo inizierà l'anno prossimo a Parigi, su una quindicina di volontari, tutti giovani e colpiti da impotenza dovuta a diabete o a lesioni neurologiche. Bisognerà poi verificare la biocompatibilità dell'involucro con i tessuti che lo circondano. E questo richiederà almeno altri cinque anni. Bruno Ghibaudi

Persone citate: Fabrizio Menchini Fabris, Giuseppe Tritto, Tritto

Luoghi citati: Francia, Italia, Parigi, Roma, Stati Uniti, Svezia