Minimo storico ad agosto

INFLAZIONE UE INFLAZIONE UE Minimo storico ad agosto DAL NOSTRO CORRISPONDENTE I tempi e le modalità d'ingresso nell'Unione economica e monetaria saranno rispettati: la scadenza del primo gennaio 1999 e i «criteri di Maastricht» - fra i quali il rapporto fra deficit e prodotto interno lordo, e quello fra debito e pil - non sono in discussione. Da Dublino - dove da ieri è in visita ufficiale in previsione del vertice europeo straordinario di dopodomani il cancelliere Helmut Kohl ribadisce la fermezza tedesca a proposito dell'Urne e degli «esami di ammissione» alla moneta unica europea. La stessa fermezza, del resto, sulla quale poche settimane fa Kohl e il presidente francese Jacques Chirac avevano insistito durante il loro incontro sul Reno. In quell'occasione, un messaggio molto chiaro era stato inviato alle capitali degli altri Paesi europei. Non ci saranno sconti, avevano sottolineato: il primo gennaio del 1999 entrerà in Europa soltanto chi soddisferà ai criteri di Maastricht, nessuna trattativa in tale senso è possibile. All'indomani dell'attacco di Chirac all'Italia, tuttavia, il Cancelliere tedesco risponde con una lezione di «bon ton» politico: a quanti ieri sera gli chiedevano, nella capitale irlandese, se anche a Bonn si è scettici sulla puntualità italiana, Kohl ha ricordato che «l'è- BRUXELLES. Nello scorso agosto l'inflazione media nei 15 Paesi europei ha registrato un minimo storico, scendendo al 2,3% su base annuale. Lo ha reso noto ieri l'ufficio di statistica comunitario, rilevando che in nove Stati membri l'inflazione nel mese di agosto era inferiore al 2% annuo, mentre in dieci Stati membri era inferiore alla media europea. In particolare il tasso di inflazione più basso si è registrato in Svezia (0,3%), seguito dalla Finlandia con lo 0,4% annuo. In Lussemburgo, Germania, Irlanda, Francia, Austria, Belgio e Olanda l'inflazione è compresa tra l'I,4 e l'I,9%, nel Regno Unito è stata pari al 2,1%, in Danimarca al 2,4%, in Italia al 3,3%. Il tasso più alto di inflazione si registra ancora in Grecia con l'8,5% su base annuale. Tenendo conto dell'indice armonizzato, l'Italia registrava in agosto un tasso di inflazione del 3,5% annuo. re la cornice politica dell'Urne. Non è un mistero che Bonn - e Parigi - premono per arrivare a un esecutivo europeo forte, in grado di funzionare bene: uno dei punti sui quali tedeschi e francesi sono più impegnati, in questo senso, è il passaggio dal voto all'unanimità al voto a maggioranza. All'indomani delle polemiche innescate dalle dichiarazioni di Chirac e del premier spagnolo Aznar, piuttosto, è significativa l'insistenza con la quale Kohl ha messo a fuoco - ancora una volta - la posizione tedesca sui criteri di Maastricht. Replicando implicitamente a quanti - in Italia, ma non solo - hanno creduto di intravedere uno spiraglio per negoziare un rinvio: same» - all'Italia come agli altri quattordici Paesi - si farà soltanto nella primavera del 1998 sulla base dei dati del 1997, come previsto dagli accordi. «Aspettiamo e vediamo, dunque», ha insistito il Cancelliere. Anche al termine del vertice franco-tedesco di Bonn, il mese scorso, Kohl aveva invitato a non «precorrere i tempi»: «In Italia, come in Germania, c'è molto da fare: ma dei compiti a casa si parla dopo averli fatti», aveva detto. A Dublino, Kohl ha accennato anche alla possibilità di avviare un nuovo ciclo di negoziati «una sorta di Maastricht III» se la Conferenza intergovernativa per la revisione del Trattato di Maastricht non consentirà di fare avanzare «in modo sufficiente» l'Unione europea. «Se con Maastricht II non saranno risolti tutti i problemi, ci sarà una Maastricht III», ha detto Kohl, riconoscendo per la prima volta che l'attuale Conferenza potrebbe concludersi con riforme insufficienti, dal punto di vista tedesco. Il Cancelliere è infatti ostile al prolungamento dell'attuale Conferenza, avviata nel marzo scorso con il vertice di Torino: meglio risolvere altrove i problemi eventualmente rimasti in sospeso. Tutto questo non significa, si fa capire a Bonn, rinegoziare i criteri di ammissione all'Unione monetaria europea, che del resto proprio ieri Kohl ha difeso con fermezza: significa rivede¬