Tasse sulla casa più morbido il governo

Bertinotti: «Il primo alloggio non è un lusso». L'esecutivo non esclude un ripensamento Bertinotti: «Il primo alloggio non è un lusso». L'esecutivo non esclude un ripensamento Tasse sulla casa, più morbido il governo Pensione bloccata se c'è anche un altro reddito ROMA. Critiche a valanga sulla Finanziaria, su quel capitolo che prevede il salasso dei proprietari di case. Un mare di obiezioni, tanto grande che Bertinotti fa arrivare una precisazione: «La tassa non deve colpire la prima casa», Treu fa capire che le prime stesure delle Finanziarie non sono le tavole di Mose (e quindi si possono anche cambiare) e il pds, pur con un giudizio positivo sulla manovra fiscale, è pronto ad ammettere che il peso sulla casa si può alleviare. Ad aprire la raffica delle critiche, era stata la Confedilizia, con le previsioni del presidente Corrado Sforza Fogliani: un aggravio di 3 mila miliardi sul settore. Una mezza catastrofe che potrebbe giustificare un patto storico. Fogliani chiede infatti «soccorso ai sindacati degli inquilini che hanno interesse a che non si creino tensioni da imposizione fiscale nei canoni». Ma anche Confindustria e Rinnovamento italiano, che ieri si sono incontrati, non hanno risparmiato critiche. Il presidente degli industriali, Giorgio Fossaj ha insistito sulla necessità di rivedere le nuove tasse e Diego Masi, esponente di Rinnovamento, ne ha chiesto «ufficialmente» l'abolizione. Subito dopo, sono le donne della Federcasalinghe a lanciare un appello al governo: «La prima casa, spesso ottenuta al prezzo di grandi sacrifici, non può essere colpita da ulteriori tasse». Poi l'associazione piccoli proprietari case (Appc) chiama alla mobilitazione tutti gli associati ed i piccoli proprietari italiani «affinché si concretizzi la resistenza fiscale di tutti i cittadini» e trova l'appoggio dell'Asspi, associazione nazionale piccoli proprietari immobiliari, come degli imprenditori edili aderenti all'Assoedili della Cna. Un risultato, insomma, la Finanziaria l'ha ottenuto: mettere insieme categorie storicamente nemiche. Difatti scendono in campo anche gli inquilini, che contestano però l'intenzione del governo, annunciata dal sottosegretario Gianni Mattioli, di varare la riforma dell'equo canone con un emendamento alla Finanziaria. Dal fronte del governo, arriva la risposta del ministro del Lavoro Treu: «Anche il presidente Prodi ha riconosciuto che la casa è un bene delicato. Avremmo preferito non intervenire, anche se gli aumenti sono molto contenuti». Pure Fausto Bertinotti riconosce che l'Ulivo ha calcato la mano e la prima casa non è sempre un lusso. Quindi il leader di Rifondazione, dal palcoscenico del Costanzo Show, chiede qualche modifica per non colpire «le famiglie che con tanti sacrifici hanno acquistato la casa di loro abitazione». Il fronte della protesta segna i primi punti: in serata, l'esecutivo del pds fa sapere che ha affrontato l'argomento, ha stabilito di non intraprendere azioni isolate ma di rafforzare il raccordo con le forze dell'Ulivo e di rimandare ogni valutazione ad una discussione corale: «Si vedrà se si potranno prevedere modifiche ai provvedimenti sulla casa e sulla cosiddetta tassa per l'Europa, che - ha spiegato Pietro Folena - non necessariamente dovrà essere un'addizionale Irpef». Sul fronte delle pensioni, intanto, sono già arrivate le novità. La prima è il divieto di cumulo tra pensioni di anzianità e altri redditi (salvo rare eccezioni): il provvedimento è entrato in vigore ieri, con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, insieme con un'altra disposizione che consente di abbinare pensione e part-time, a patto che vi sia una nuova assunzione. Particolarmente «pesante» la norma che andrà a colpire i pensio nati: blocca di fatto, da oggi, ogni trattamento se il titolare percepì sce un reddito «di qualsiasi natu- METALMECCANICI Il ministro della Funzione pubblica Franco Bassanini

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