«De Bakey mente Eltsin non è operabile»

«De Bakey mente/ Eltsin non è operabile» «De Bakey mente/ Eltsin non è operabile» Un dossier a Mosca: impossibile applicare by-pass al suo cuore «I Taleban mirano ai Tagikistan e all'Uzbekistan» MOSCA sto - quando Eltsin fu ricoverato d'urgenza per l'ennesima volta - dimostrarono che «la qualità contrattile del ventricolo sinistro (la percentuale di sangue che il muscolo cardiaco riesce a espellere) era del 23%». Ora si ritiene comunemente che questa percentuale sia assolutamente troppo bassa per poter operare. Gli esperti russi consultati da Roghi si sarebbero dichiarati «del tutto stupefatti» per le ottimistiche dichiarazioni rilasciate dal chirurgo americano De Bakey, secondo cui nelle 6-10 settimane di preparazione del paziente si potrebbe portare il funzionamento del ventricolo sinistro al 40%. Quasi nessuno ritiene possibile, date le condizioni generali del paziente e quelle specifiche del suo cuore, possano essere «sollevate» a quel livello. Peraltro uno degli esperti consultati, il noto chirurgo Boris Shabalkin - direttore del Dipartimento DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Sarebbe una cardiomiopatia ischemica il problema principale di Boris Eltsin. E sarebbe proprio questa circostanza che avrebbe costretto i medici russi (e stranieri) a rimandare l'operazione al cuore dell'illustre paziente. Anzi, forse - come emerge sempre più insistentemente - a ripensarci sopra per non farla del tutto. Un'accurata analisi delle informazioni finora disponibili, corredata da pareri di numerosi esperti e pubblicata ieri dal settimanale Itoghi, porta a concludere che «l'atrofia del muscolo cardiaco» di cui soffre il Presidente russo costituirebbe una «controindicazione categorica, anche dopo numerose settimane di preparazione, a un bypass coronarico». Il settimanale afferma che gli accertamenti effettuati ad ago¬ malattie ischemiche del Centro di ricerche chirurgiche - ha detto testualmente a Itoghi che «se mi portassero un paziente con una percentuale di espulsione del 40% dal ventricolo inferiore, è molto poco probabile che 10 opererei di mia spontanea volontà». I dubbi si moltiplicano dunque attorno alla futura, incerta operazione cardiaca di Eltsin. A cui si aggiunge il fatto che i due medici tedeschi chiamati a consulto, in particolare il professor Aksel Haverich, sono specialisti di transplantologia più che di bypass coronarico. Il che ha riportato in primo piano l'ipotesi che ci si starebbe preparando all'eventualità di un trapianto cardiaco vero e proprio. Anche 11 periodo preparatorio previsto e annunciato sarebbe «del tutto sufficiente» - scrive il settimanale - alla ricerca del donatore. L'ipotesi appare tuttavia poco credibile anche all'estensore MOSCA. Il segretario del Consiglio di sicurezza russo Alexander Lebed ritiene che i Taleban vogliano annettersi parte del Tagikistan e dell'Uzbekistan, una prospettiva che richiede un immediato intervento di Mosca in appoggio alle forze afghane che continuano ad apporsi agli ex studenti di teologia islamica. «Se i Taleban, appoggiati dal Pakistan, raggiungeranno i confini dell'Uzbekistan e del Tagikistan e spazzeranno via i posti di frontiera russi, la via del Nord attraverso le pianure sarà aperta», ha dichiarato Lebed riferendosi all'eventualità che i ribelli usciti vittoriosi dalla battaglia per Kabul uniscano le loro forze a quelle del leader dell'opposizione musulmana tagika Said Abdullah Nuri. «Dobbiamo lanciare un'iniziativa diplomatica molto seria. In caso contrario, la Cecenia sem brerà una piaga minore», ha ammonito Lebed. [Agi-Ap] dell'articolo, il direttore di Itoghi Serghei Parkhomenko. Non si può effettuare un trapianto scrive Parkhomenko citando altri specialisti - su un paziente che soffre simultaneamente di ischemia coronarica, tensione stenocardica, cardiosclerosi, anemia postemorragica, disfunzione tiroidea e una serie di altri problemi minori, alcuni dei quali connessi con lo stato del fegato, a sua volta compromesso dall'abitudine al bere. Gli effetti politici di queste nuove rivelazioni non mancheranno di farsi sentire. Il giorno prima, anticipando l'uscita del settimanale, il leader comunista Ziuganov aveva chiesto energicamente le dimissioni di Eltsin per palese impossibilità di adempiere alle sue funzioni, per' altro vastissime. Analogo richiamo era venuto da Aleksandr Lebed, segretario del Consiglio di Sicurezza, che si era pronunciato per un trasfe- Eltsin: di nuovo voci allarmistiche rimento di poteri a Cernomyrdin anche nella fase della degenza. Ora emerge che l'operazione potrebbe non esserci, oppure potrebbe essere tanto seria e rischiosa da escludere un ritorno qualsiasi di Eltsin all'esercizio del potere. E l'ipotesi di una sostituzione forzosa, o di un impeachment, prende di nuovo vigore. Giuliette Chiesa