«Signori stiamo tornando» di Fabio Galvano

Trionfo per il leader al Congresso di Blackpool. Tra le promesse: un nuovo rapporto costruttivo con l'Europa Trionfo per il leader al Congresso di Blackpool. Tra le promesse: un nuovo rapporto costruttivo con l'Europa «Signori, stiamo tornando» Bla ir proclama la fine dell'esilio laborista BLACKPOOL DAL NOSTRO INVIATO fondi per l'assistenza medica; ridurremo la disoccupazione di lungo termine e dimezzeremo quella fra i giovani. Ma non basta: prometto tempi più rapidi per i processi, debito pubblico e inflazione entro obiettivi prudenti, il mantenimento di ogni promessa in tema fiscale, classi più piccole alle elementari, nuovi poteri - con H consenso della popolazione - per la Scozia, il Galles e le regioni dell'Inghilterra. Infine, ha detto Blair, prometto di creare un rapporto nuovo e costruttivo con l'Europa (già in mattinata il ministro ombra degli Esteri, Robin Cook, aveva tracciato la nuova linea europeista dei laboristi, in alternativa all'euroscetticismo che spacca i conservatori). Per metà sono sogni laboristi di sempre, per l'altra metà sono un'agguerrita risposta polemica ai conservatori di Major, contro i quali Blair si è ripetutamente scagliato («deboli, irresponsabili, incompetenti, disonesti»). Il New Labour sembra una macchina inarrestabile, capace di porre fine a 18 anni anni di esilio imposto dai Tories. Attento a non fare inutili onde, che potrebbero provocare spaccature nel partito e compromettere quel premio oggi così vicino, Blair ha tuttavia tolto ieri il piede dall'acceleratore della rifondazione centrista. Ha ringraziato anzi la «vecchia guardia», coloro che hanno tenuto in vita l'anima laborista anche negli anni di quell'esilio. Ha addirittura ricordato per nome, oltre a quell'icona che è John Smith, Neil Kinnock, il leader due volte sconfitto: «Non sono stato io ad avviare il New Labour, è stato Neil». «Labour's coming home». Il tono di Tony Blair è quasi messianico: il Labour torna a casa, ripete più volte prendendo a prestito lo slogan dei campionati europei di calcio della scorsa estate. La «casa» è l'Inghilterra del futuro, quella fatta di «nuove energie e nuove idee»; quella che, con «una nuova leadership», può anche «affrontare il mondo e vincere». «Siamo il partito del popolo proclama Blair fra scroscianti applausi - e il popolo viene da noi». Nell'aria c'è aria di vittoria: in questo congresso che si preannunciava irto di pericoli, ma soprattutto nelle elezioni che John Major dovrà indire entro maggio. A parlare è il leader dell'opposizione, ma il cuore e la mente sono ormai a Downing Street. Blair vola, prima del travolgente applauso finale, verso quel futuro ormai a portata di mano. Attraverso dieci impegni solenni, che Blair s'impegna ad attuare nei primi cinque anni di governo, appare fra gli stucchi appassiti del Winter Garden di Blackpool il volto di un'Inghilterra che forse non è più un sogno astratto. E' la prima volta che il New Labour, quello che promette «new life ibr Britain», una nuova vita per la Gran Bretagna, si spinge così avanti. Prometto che la pubblica istruzione assorbirà una maggior percentuale del bilancio, dice Blair: ridurremo le spese di un Welfare State che supplisce ai fallimenti economici; taglieremo i costi burocratici della sanità accrescendo i «CANDIDATA» A DOWNING ST. BLACKPOOL DAL NOSTRO INVIATO Gli ha stampato sulla guancia un bacio al rossetto, su cui le telecamere si sono poi soffermate a lungo. Cherie Blair, destinata secondo i sondaggi a diventare la prossima «first lady» di Downing Street, non è mai stata parca di espressioni pubbliche d'affetto nei confronti del marito. Persino domenica scorsa, nella chiesa episcopale di Blackpool dove è andata per amor di patria (lei è cattolica, ma quando Tony Blair l'aveva accompagnata nella sua parrocchia non erano mancati appunti politicamente pericolosi), lo teneva per mano e fra un inno e l'altro gli sussurrava parole quasi sicuramente d'amore nelle orecchie, quasi che fossero nella complice oscurità di un cinema. La sera prima, a una discoteca precettata per una grande festa dei giovani laboristi, gli era rimasta avvinghiata come una ragazzina innamorata. Ieri, al congresso laborista, ha dovute invece obbedire a un'attenta regia: soltanto dopo che Tony Blair aveva già ricevuto un'abbondante ovazione, e quando i maghi delle relazioni pubbliche le hanno fatto segno, si è alzata dalla sua poltroncina e ha raggiunto il palco. Solo il rossetto, forse, non era nei programmi. Cherie Blair non è una «first dei più noti avvocati di Londra. I giornali inglesi le fanno i conti in tasca: porta a casa mezzo miliardo l'anno, il doppio di suo marito se diventerà primo ministro. E' una donna intelligente, moderna, dinamica, per qualche verso - soprattutto nell'abbigliamento - anche spregiudicata. Se non è sempre al fianco del marito è proprio perché le sue giornate sono già abbastanza piene. Ma ora, con le elezioni a non più di sei mesi di distanza, l'hanno rilanciata a viva forza. E' bastato che Norma Major rinunciasse al ruolo di «moglieombra» e si facesse scoprire - è lady» controvoglia, quale è invece l'attuale inquilina di Downing Street, Norma Major. Anche perché alla privacy, lei, ha rinunciato da tempo. Ai lampi dei fotografi era abituata fin da bambina, quando il padre - l'attore Tony Booth - acquistò una certa notorietà per mi programma della tv inglese. Fin da giovane si gettò in politica: iscritta a 16 anni al Labour, fu anche candidata - ma senza successo - alle elezioni del 1983. E comunque non conduce vita ritirata: tre figli (Euan di 12 anni, Nicholas 10, Kathryn 8) non le hanno impedito di diventare, a 42 anni, imo RUSSIA Sul settimanale «Itoghi». Tornano le voci di un tra La sua non appare più una «Mission Impossibile»; e anche se non è mancata ieri a Blackpool una manifestazione della sinistra del partito, critica della svolta centrista e vociante contro «Tory Blair», le redini del partito sembrano salde nelle sue mani. Salvo sorprese nei prossimi tre giorni, la «linea Blair» dovrebbe uscire vincente ancora una volta da Blackpool. Un patto sociale per le piccole imprese, un rapporto costruttivo con l'Europa («Entro il giugno 1998, la fine della presidenza britannica dell'Ue, completeremo il mercato interno»), un riordinamento delle infrastrutture dei trasporti, il salario minimo garantito, l'adesione al «capitolo sociale» di Maastricht, una riforma della burocrazia statale sono tutte tappe attraverso le quali il nuovo Labour intende passare. Ma la chiave di tutto, insiste Blair, è l'istruzione. Computer in ogni scuola, corsi estivi per i ritardatari. Quella che vuole creare - e su questo non poteva esserci dissenso - è «la società delle opportunità e della responsabilità». Insomma, quella che la storia ricorderà, nei suoi desideri, come «una società degna»: un nuovo ordine sociale per una nuova «epoca delle conquiste». Mille giorni - dalle prossime elezioni al 2000 - per «prepararci a mille nuovi anni». L'impegno non è da poco. Ma nulla pareva impossibile, ieri, a un Blair che sta forse toccando, dopo la difficile rifondazione laborista e forse aiutato dai passi falsi dei Tories, l'anima di un Paese. rapianto, e l'ipotesi di « Tony Blair alle spalle della moglie, Cherie, scatenato sulla pista da ballo durante la serata organizzata a margine dell'ultimo congresso del partito laborista In basso a sinistra, ancora Blair acclamato dai congressisti prima del suo discorso [FOTO REUTERS] Fabio Galvano E' uno dei più noti avvocati di Londra: intelligente, moderna, dinamica, spregiudicata Ha rinunciato alla privacy Gli esperti d'immagine del partito hanno deciso che la moglie era indispensabile al fianco di Tony DAL MONDO Amnesty: la Turchia viola i diritti umani ISTANBUL. Amnesty International ha lanciato una campagna contro le gravi violazioni dei diritti umani in tutta la Turchia, accusando Ankara di voler giustificare con inaccettabili esigenze di «sicurezza nazionale» sistematici abusi quali «torture, omicidi politici e scomparsa di persone». [Ansa] Austria, torna l'incubo delle lettere-bomba VIENNA. A meno di due settimane dalle elezioni europee e municipali, torna in Austria la psicosi delle lettere-bomba che negli ultimi 4 anni hanno provocato numerosi feriti. Il settimanale «ProfH» ha ricevuto una lettera in cui si annuncia una serie di altri 8 attentati: tra gli obiettivi anche il Cancelliere Vranitzky. [Ansa] Mostro di Marcinelle arrestato un gendarme BRUXELLES. Un membro della gendarmeria belga è stato arrestato lunedì sera con l'accusa di associazione per delinquere nell'ambito della inchiesta sul caso del cosiddetto «mostro di Marcinelle», il pedofilo ritenuto responsabile dell'uccisione di almeno 4 tra bambine e adolescenti. [Ansa] Kashmir, ostaggi si uniscono ai rapitori NEW DELHI. Sarebbero preda del la cosiddetta «sindrome di Stocco! ma» i 4 occidentali tenuti in ostag gio da 14 mesi da guerriglieri seces sionisti del Kashmir indiano. I < avrebbero subito una sorta di «la vaggio del cervello» e si sarebbero uniti ai rapitori. [Ansa]