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Interno LA STAMPA' BOLOGNA DAL NOSTRO INVIATO L'Europa, dottor Romiti, per ora è una tassa... «Qualsiasi mia risposta - replica secco il presidente della Fiat - potrebbe essere distorta. Mi limito a dire che in Europa bisogna andarci». Ma la Finanziaria? Dal palco del convegno di Bologna, davanti agli industriali delle piastrelle, punta avanzata del «made in Italy», Cesare Romiti la commenta così: «Non la voglio giudicare. Ma è sicuramente una manovra pesante e squilibrata sul lato delle entrate fiscali... Ma adesso bisogna agire». Non c'è tempo, insomma, di perdersi in polemiche anche se è facile capire che il presidente della Fiat avrebbe gradito qualche taglio in più alla spesa pubblica piuttosto che la nuova, pesante ondata di tasse per le imprese e i consumatori. Occorre, semmai, saper reagire, favorire quel salto di competitività che l'economia italiana deve affrontare. Bisogna già pensare, quindi, al dopo-Finanziaria, senza falsi pudori. E così Romiti dal palco da Bologna affronta di petto i problemi-chiave del Paese, quelli su cui attende, al di là delle mediazioni e dei giochi della politica, una risposta chiara, aperta, da Prodi, Ciampi e Fazio: costo del lavoro, costo del denaro e privatizzazioni. A partire da quel costo del lavoro su cui gravano, come una zavorra insopportabile, «quegli LE STRATEGIE WASHINGTON DAL NOSTRO INVIATO tu Interno Fazio spiega la linea dura «Sradichiamo inflazione» visco